
Con l’avvicinarsi della stagione estiva molti italiani iniziano a temere di veder sfumare la propria vacanza, magari prenotata da tempo. Le associazioni sono sul piede di guerra per assicurare i diritti dei consumatori.
“ I consumatori italiani sono in difficoltà e lo saranno sempre di più nei prossimi mesi, alle prese con riduzioni del reddito e perdita dei posti di lavoro – ha dichiarato Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale - Allo stesso tempo, cresce in maniera esponenziale il numero dei reclami dei consumatori che si sono visti negare i propri diritti, sanciti per legge, in relazione a viaggi cancellati”.
Succede infatti che ci siano diverse violazioni dei diritti dei consumatori in relazione alle cancellazioni dei viaggi a causa dell’emergenza sanitaria, soprattutto per quanto riguarda le compagnie aeree europee. Anche i tour operator spesso emettono voucher sostitutivi invece di lasciare, come la legge prevede, la scelta aperta anche a viaggi sostitutivi o ad un rimborso. Creando problemi in caso il consumatore non sia nelle condizioni di usufruire del voucher, o in caso debba riprenotare un volo a prezzi meno vantaggiosi. O peggio, se nel frattempo l’hotel dovesse fallire.
“Sappiamo che la crisi legata al Coronavirus ha colpito il settore dei trasporti e quello del turismo duramente ed è auspicabile che i consumatori adottino le decisioni riguardo la cancellazione ed il rimborso con senso di responsabilità – afferma De Masi – Un voucher può essere accettabile in luogo di un rimborso cash, ma è ingiusto forzare il consumatore ad accettarlo e lo è ancora di più se non vi sono garanzie contro le insolvenze o non è concessa la possibilità di prorogarne la durata o riscattarlo in cash in caso di impossibilità ad utilizzarlo. Bisogna lavorare insieme per trovare soluzioni appropriate ed equilibrate, capaci di tutelare allo stesso tempo l’industria del turismo e i consumatori”.
Come si potrebbe allora tutelare il consumatore? “Occorre un Fondo Europeo per l’emergenza COVID-19 nel settore dei viaggi - conclude De Masi - Questo è quello che il BEUC, federazione delle associazioni dei consumatori a livello europeo, di cui Adiconsum è parte, ha chiesto alla Commissione Europea, con una lettera indirizzata a Didier Reynders (Commissario per la Giustizia e i Consumatori), Adina Vălean (Commissiario ai Trasporti) and Thierry Breton (Commissario al Mercato Interno) il 2 Aprile”.
Anche la Commissione Europea peraltro si è espressa contro i voucher: in una intervista alla Stampa un portavoce dell’istituzione europea ha fatto notare che tale pratica viola i diritti dei consumatori riconosciuti dell’Ue.
“Sono state accolte tutte le nostre tesi – afferma il presidente di Codacons Carlo Rienzi. – Agenzie di viaggio e tour operator sono di fatto obbligate a garantire all'utente la scelta tra voucher o rimborso in denaro, perché la scelta è rimessa al consumatori, e non potranno più obbligare i cittadini ad accettare voucher come unica forma di ristoro. Tutti coloro che hanno subito la cancellazione di un pacchetto vacanza o di un viaggio possono utilizzare i moduli messi a disposizione sul sito www.codacons.it per chiedere il rimborso in denaro”.
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