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Come (e dove) funziona il bonus matrimonio 2020
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Nonostante il bonus matrimonio, uno degli emendamenti legati al decreto rilancio, non sia stato convertito in legge, alcune regioni hanno deciso autonomamente di sostenere le coppie che si sposano con un contributo ad hoc. Vediamo dove e come funziona.

La formula del bonus matrimonio originariamente prevista dal decreto rilancio prevedeva una detrazione del 25% dell’imposta lorda sulle spese nuziali. Nonostante l’emendamento in questione non sia stato accolto, Sardegna e Puglia hanno introdotto comunque una misura simile, seppur con connotazioni e modalità diverse.

In Sardegna, ad esempio, è stato previsto un contributo di 4.000 euro per le coppie che si sposeranno entro il 31 dicembre 2020 nell’isola. Nel dettaglio, queste somme possono essere utilizzate (fino ad esaurimento fondi e in base all’ordine di presentazione delle domande e al reddito Isee) per le spese di catering, abiti da cerimonia, addobbi floreali, wedding planner, affitto sala e auto.

Il bonus matrimonio previsto dalla Puglia, invece, aiuta le coppie con uno sconto di 1.500 euro sui costi sostenuti tramite voucher in favore delle imprese della filiera wedding, che possono farne richiesta, per conto degli sposi per i matrimoni dal 1° luglio (quindi anche retroattivamente) al 31 dicembre 2020.

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