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Cashback e bollette, i casi in cui si ha diritto al rimborso
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È ufficialmente partito il programma Italia Cashless del governo per incentivare gli acquisti con metodi di pagamento tracciabili. Fa parte di questo progetto il piano cashback, che da diritto a un rimborso fino a 150 euro. Vediamo in quali casi è previsto anche per il pagamento delle bollette.

Nel dettaglio, a dicembre il piano è partito con il bonus extra cashback di Natale, che prevede un rimborso del 10% (fino a un massimo di 150 euro) sugli acquisti pagati con metodi tracciabili nell’arco temporale che va dall’8 al 31 dicembre, il numero minimo di spese per fruire del rimborso è di 10 acquisti. Dopo questo periodo sperimentale si entrerà nella fase a regime.

Ma tra gli acquisti che danno diritto al rimborso previsto dal bonus cashback, rientrano anche i pagamenti delle bollette? La risposta non è univoca, nel senso che le bollette rientrano nelle spese che danno diritto al rimborso cashback solo se il pagamento avviene direttamente allo sportello delle Poste o presso un esercente convenzionato (Sisal o Lottomatica). Discorso diverso, invece, se il pagamento delle bollette viene effettuato tramite bonifico online oppure nel caso in cui utenze siano domiciliate sul conto corrente.

Per ricevere il bonus cashback bisogna essere in possesso dello Spid e registrarsi sull’app Io. Ma non è l’unico modo, perché per partecipare al piano Italia Cashless le spese possono essere effettuate anche altri servizi di pagamento elettronico come Satispay, Nexi e Hype. E, a proposito di bollette, gli acquisti con cashback si possono effettuare anche con Enel X Pay, il nuovo canale offerto dal gruppo Enel permette di aprire un conto nativo digitale, con carta e Iban italiano.

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