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Bonus cashback, quali sono gli acquisti ammessi e quelli esclusi per il rimborso
GTRES

Rimborsi per gli acquisti effettuati nei negozi fisici con metodi tracciabili. Vediamo quali sono le spese ammesse e quelle che non rientrano nel bonus cashback, che fa parte del piano Italia Cashless.

Nel dettaglio, il bonus cashback di Natale, assicura un rimborso del 10% (fino a un massimo di 150 euro) sugli acquisti pagati con metodi tracciabili nell’arco temporale che da dall’8 al 31 dicembre, il numero minimo di spese per fruire del rimborso è di 10 acquisti. Dopo questo periodo sperimentale si entrerà nella fase a regime:

  • primo semestre (dal 1° gennaio al 30 giugno 2021);
  • secondo semestre (dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021);
  • terzo semestre (dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022).

Acquisti ammessi

Per quanto riguarda i pagamenti che danno diritto al bonus cashback, sono conteggiati non solo gli acquisti di beni, ma anche le spese per servizi pagate con metodi tracciabili (ad esempio il pagamento effettuato tramite pos mobile per le consegne a domicilio). Comprese ovviamente le spese per acquisti in negozi fisici, bar, ristoranti, supermercati e grande distribuzione. Fanno parte del piano anche spese medico sanitarie per farmaci e prestazioni.

Come specificato dalle Faq dello Stato: “Sono validi ai fini del Cashback anche i pagamenti relativi a servizi, purché le transazioni siano effettuate con i metodi di pagamento elettronico attivati al Cashback, tramite dispositivi fisici di accettazione, come i POS, forniti da Acquirer Convenzionati che ti permettano di partecipare all’iniziativa. Per questo, prima di eseguire un pagamento verso artigiani e i professionisti, verifica con loro se i sistemi di incasso utilizzati consentano la partecipazione al Cashback”.

Acquisti non ammessi

Non sono ammessi al conteggio del bonus cashback, in nessuna occasione, gli acquisti effettuati online. Non solo sono escluse le spese sui siti di e-commerce, ma anche le operazioni effettuate con gli sportelli bancomat come, ad esempio, le ricariche telefoniche.

Inoltre, per dare diritto al bonus cashback, le spese devono riguardare l’ambito privato, non sono ammessi al conteggio infatti gli acquisti legati alla propria attività imprenditoriale, professionale o artigianale. Non partecipano neanche le spese pagate tramite bonifico e quelle relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente (per esempio, bollette o abbonamenti).

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