Il prossimo decreto Ristori 5 dovrebbe intervenire per allargare la platea delle partite Iva che potranno beneficiare del contributo a fondo perduto. Ma non è l’unica novità in vista, vediamo cosa c’è in cantiere per i bonus e non solo.
In attesa del testo ufficiale, sembra comunque certo che il decreto Ristori 5 conterrà nuovi aiuti per le partite Iva, tra i quali gli ormai noti contributi a fondo perduto. Le principali novità dovrebbero riguardare i parametri di accesso e requisiti, in vista sembra infatti esserci il superamento del vincolo dei codici Ateco per allargare la platea dei beneficiari (previsto invece il paletto legato al calo del fatturato nel 2020).
Inoltre, con il superamento dei codici Ateco, oltre al calo del fatturato di almeno il 33% nel 2020, bisognerà tenere conto anche dei costi fissi e dei sostegni già ricevuti con i diversi decreti emergenziali. Più in generale, l’intenzione è quella di inserire nella platea di beneficiari anche dei professionisti che dallo scorso maggio, con l’introduzione della misura, richiedono di poter accedere a questa tipologia di aiuti a fondo perduto.
Ma non è l’unica misura in cantiere per le partite Iva, al vaglio c’è anche l’attuazione dell’anno bianco contributivo per gli autonomi. Da una parte si sta finalizzando il decreto attuativo della misura, dall’altra verrà rifinanziato il fondo ad hoc con altri 1,5 miliardi portando la dotazione complessiva a 2,5 miliardi. Come ricordato a più riprese dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, invece, l’intenzione è quella di prorogare di nuovo la sospensione (attualmente sono congelate fino al 31 gennaio 2021). Il decreto Ristori 5 dovrebbe rimodulazione l’invio delle cartelle esattoriali, la ripulitura delle pendenze ante-2015 e una nuova tornata di Rottamazione e Saldo e stralcio per aiutare i contribuenti a smaltire le pendenze fino a tutto il 2019.
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