Una recente circolare dell’Inps ha chiarito requisiti e modalità per accedere alla pensione anticipata per lavori usuranti. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Possono richiedere la pensione anticipata per lavori usuranti i dipendenti del settore privato che hanno svolto mansioni particolarmente faticose e pesante dopo aver raggiunto il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
Nel dettaglio, possono inoltrare la richiesta della pensione anticipata per lavori usuranti all’Inps coloro che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e nel caso di:
- lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota (somma età e anzianità contributiva) pari a 97,6;
- lavoratori autonomi, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota (somma età e anzianità contributiva) pari a 98,6.
I lavoratori che svolgono lavoro notturno per un numero di giorni compreso tra 64 e 71 all’anno e maturano i requisiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, possono conseguire il trattamento pensionistico, con una anzianità contributiva di almeno 35 anni e:
- se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6 ovvero;
- se lavoratori autonomi, di un’età minima di 64 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 100,6, così come riassunto nella tabella che segue.
Nel dettaglio, i lavoratori che maturano i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata a partire dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, sono tenuti a presentare la domanda di accesso al trattamento agevolato entro il 1° maggio 2021 per coloro che perfezionano i requisiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre dello stesso anno.
La domanda per la pensione anticipata per lavoratori usuranti va inviata telematicamente all’Inps assieme al modulo “AP45” e alla documentazione richiesta. Dopodiché, prima di accogliere o meno l’istanza vanno espletati i controlli sull’effettiva sussistenza dei requisiti previsti dalla legge. Nel caso di cattivo esito, il lavoratore può fornire ulteriore documentazione oltre a quella già prodotta a corredo della domanda di accesso al beneficio.
In caso di presentazione della domanda di pensione anticipata oltre il termine del 1° maggio 2021 e di accertamento positivo dei requisiti, scatta il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato pari a:
- un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese;
- due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
- tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.
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