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Niente quarantena per chi ha tre dosi, le novità del decreto 29 dicembre
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Niente quarantena per chi ha tre dosi. Il forte aumento dei contagi degli ultimi giorni rischia di paralizzare il Paese, così dopo il nuovo super green pass e il dpcm di Natale il governo, dopo aver ascoltato il parere del Cts, ha optato per un annullamento della quarantena per chi ha la terza dose. Ecco le ultimissime novità e le notizie dell’ultima ora.

Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass anche a tutte le categorie di lavoratori. C'è intesa invece per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie.

Le nuove regole della quarantena

Il nuovo decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applichi per chi ha la terza dose di vaccino e abbia avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al covid (ma anche ai vaccinati che abbiano completato il ciclo vaccinale, siano guariti entro il limite degli ultimi 120 giorni).

Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, i vaccinati con terza dose devono comunque indossare mascherine Ffp2 e devono effettuare - solo se sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all'ultima esposizione al caso.

Autosorveglianza e quarantena

Inoltre, la quarantena o l'autosorveglianza finisce all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati (con trasmissione all'Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, si determina in automatico la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza). Per le persone non vaccinate continueranno invece a essere applicate le attuali regole (quarantena di 10 giorni).

Quarantena fiduciaria, come funziona

Attualmente, per le persone non vaccinate, la quarantena deve essere attuata da una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso di covid positivo, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi. L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone positive al covid da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità.

La sorveglianza attiva è una misura durante la quale l'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.

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