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Con l'inflazione galoppante, non si ferma anche l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. In particolare, tra i rincari di settembre registrati dall'Unione Nazionale Consumatori ci sono l'olio diverso da quello di oliva, il burro e la margarina.

L'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat sull'inflazione annua di settembre e ha stilato la top 20 dei rincari di prodotti alimentari e bevande. In particolare, per il cibo primeggiano l'olio diverso da quello di oliva, il burro e la margarina.

rincari di prodotti alimentari e bevande

  1. Gli altri oli alimentari, diversi dall'olio di oliva hanno registrato un rincaro annuo del 60,5%.

  2. Il burro ha registrato un rincaro annuo del 38,1%.

  3. La margarina e gli altri grassi vegetali hanno registrato un rincaro annuo del 26,5%.

  4. Il riso ha registrato un rincaro annuo del 26,4%.

  5. Il latte conservato ha registrato un rincaro annuo del 24,5%.

  6. La farina ha registrato un rincaro annuo del 24,2%.

  7. La pasta ha registrato un rincaro annuo del 21,6%.

  8. Lo zucchero ha registrato un rincaro annuo del 18,4%.

  9. I gelati hanno registrato un rincaro annuo del 18,2%.

  10. I vegetali freschi hanno registrato un rincaro annuo del 16,7%.

  11. Le uova hanno registrato un rincaro annuo del 16,6%.

  12. Il pollame ha registrato un rincaro annuo del 16,5%.

  13. Il latte fresco parzialmente scremato ha registrato un rincaro annuo del 15,3%.

  14. Le patatine fritte hanno registrato un rincaro annuo del 15,1%.

  15. Il pane ha registrato un rincaro annuo del 14,6%.

  16. Gli altri prodotti a base di cereali hanno registrato un rincaro annuo del 14,4%.

  17. Gli altri prodotti a base di latte o similari hanno registrato un rincaro annuo del 14,3%.

  18. Lo yogurt ha registrato un rincaro annuo del 13,8%.

  19. I vegetali surgelati hanno registrato un rincaro annuo del 13,6%.

  20. Le acque minerali hanno registrato un rincaro annuo del 12,9%.

Questi dati sono stati così commentati da Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: "Urge un nuovo bonus per le famiglie di 600 euro, così da coprire almeno i rincari dei prodotti alimentari, che essendo saliti dell'11,8% determinano una maggior spesa annua pari in media a 665 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 907 euro per una coppia con 2 figli, 819 per una coppia con 1 figlio, 1.084 euro per le coppie con 3 figli. Inutile, invece, tagliare l'Iva del 4% sui beni alimentari, non solo e non tanto perché matematicamente, calcolatrice alla mano, la riduzione della spesa sarebbe pari appena a 90 euro e 3 centesimi per una famiglia media, 122 euro e 78 cent per una coppia con 2 figli, ma perché non è detto affatto che i commercianti, dovendo abbassare i prezzi solo del 3,846%, li ritocchino effettivamente. Con tutta probabilità lascerebbero invariati i loro listini. Insomma, una misura che andrebbe a solo vantaggio dei commercianti e non dei consumatori".
 

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