La manovra del governo Meloni in corso di approvazione definitiva contiene anche la rivalutazione degli assegni pensionistici a seconda delle fasce di reddito. Ma cosa cambia per l’aumento delle pensioni di invalidità nel 2023? Scopriamo tutte le ultime novità contenute nella circolare dell’Inps.
Nel dettaglio, l’Inps ha comunicato che sono terminate tutte le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, propedeutiche al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2023. Dal 1° gennaio, infatti, si applicherà la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2022 del 7,3%.
Anche per quanto riguarda l’aumento delle pensioni di invalidità 2023, quindi, l’Inps ha comunicato di aver attribuito la rivalutazione del 100% a tutti i beneficiari di un trattamento previdenziale e provvederà al conguaglio con la prima rata di pensione successiva all'approvazione delle nuove norme contenute nella legge di Bilancio.
Entrando più nel dettaglio, l’aumento della pensione di invalidità si tradurrà in un assegno di 313,91 euro al mese, mentre l'indennità di accompagnamento sale a 527,16 euro al mese. Crescono invece dell’1,31 le indennità e gli assegni accessori riconosciuti agli invalidi di guerra e del servizio titolari di pensione di guerra o di pensione privilegiata di prima categoria (es. assegno di superinvalidità).
La rivalutazione delle pensioni di invalidità per ciechi parziali nel 2023 sarà di 217,64 euro al mese, mentre per i ciechi assoluti sarà di 339,48 euro mensili. Vengono aggiornati anche gli altri trattamenti sociali e assistenziali ergati dell'Inps: l'importo dell'assegno sociale nel 2023 sale da 469,03 euro a 503,27 euro, mentre il trattamento minimo del FPLD passa da 538,25 euro a 563,74 euro.
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