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Pensioni febbraio 2023
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Scopriamo insieme le date di quando viene pagata la pensione di febbraio 2023. Ecco il calendario dei pagamenti (con tanto di aumento come previsto dalla legge di Bilancio) a seconda dell’ordine stabilito da Poste Italiane. Scopriamo quando viene accredidato l'assegno pensionistico dall'Inps e quali sono i pensionati che lo riceveranno già con la rivalutazione prevista dalla manovra.

Le date del pagamento della pensione di febbraio 2023

Il pagamento delle pensioni di febbraio 2023 seguirà il normale calendario di accredito, non più quello anticipato introdotto durante l’emergenza covid. I pensionati titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution torneranno a ricevere l’accredito della pensione a partire dal primo giorno del mese.

Il pagamento della pensione di febbraio 2023, quindi, partirà da martedì 3 gennaio. Poste Italiane, inoltre, ricorda anche che i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dagli 8.000 Atm Postamat in Italia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Tutti i pensionati che intendono ritirare i contanti allo sportello potranno presentarsi in uno dei 12.800 Uffici Postali su tutto il territorio nazionale dal 1º all’7 di febbraio, secondo la turnazione alfabetica affissa all’esterno di ciascun Ufficio Postale. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Ecco, nel dettaglio, il calendario per il pagamento delle pensioni di febbraio 2023:

  • dalla A alla B: 1º febbraio 2023;
  • dalla C alla D: 2 febbraio 2023;
  • dalla E alla K: 3 febbraio 2023;
  • dalla L alla O: 4 febbraio 2023 (solo la mattina);
  • dalla P alla R: 6 febbraio 2023;
  • dalla S alla Z: 7 febbraio 2023.

Aumento delle pensioni 2023

A partire da gennaio è scattata la rivalutazione 2023 delle pensioni, si tratta di una perequazione del 7,3% per adeguare gli assegni all’aumento del costo della vita. Inoltre, la legge di Bilancio, ha stabilito un nuovo schema di applicazione della rivalutazione, non più a tre fasce ma a sei:

  • rivalutazione del 100% per i trattamenti fino a 4 volte il minimo;
  • rivalutazione dell’85% per i trattamenti fra 4 e 5 volte il minimo;
  • rivalutazione del 53% per i trattamenti fra 5 e 6 volte il minimo;
  • rivalutazione del 47% per i trattamenti fra 6 e 8 volte il minimo;
  • rivalutazione del 37% per i trattamenti fra 8 e 10 volte il minimo;
  • rivalutazione del 32% per i trattamenti oltre 10 volte il minimo.

Tuttavia, i tempi tecnici per il ricalcolo della maggiorazione hanno fatto sì che gli aumenti del cedolino di febbraio siano stati congelati e verranno riconosciuti solo a chi era stato rivalutato al 100%, come ha spiegato l’Inps. Gli altri pensionati avrebbero dovuto aspettare “la prima rata utile al momento di approvazione della norma” che probabilmente sarà a marzo.

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