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I comuni a caccia delle false prime case: chi rischia di pagare gli arretrati di imu e ici

Uno degli effetti collaterali dell'abolizione del'ici prima casa, voluta dal governo berlusconi nel 2007, fu l'improvvisa proliferazione di prime abitazioni a scapito delle seconde. Le forme più comuni per non pagare nulla erano due: il comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado o le due residenze diverse per i coniugi, magari con falsa separazione tanto per non correre rischi. L'imu ha certamente equilibrato le cose, ma adesso i comuni sono a caccia di chi non ha versato l'ici dal 2008 al 2011 e la corte di cassazione li autorizza a farlo

La scarsità di risorse ha spinto infatti gli amministratori locali a mettersi a caccia delle presunte prime abitazioni che di fatto sono invece seconde case chiedendo la restituzione, con sanzioni e interessi, di tutte le agevolazioni non dovute

Questo il caso esemplare, che a molti italiani risulterà familiare:

Il signor o. Dichiara di essere residente in un immobile di proprietà nel comune di Castelrotto (Bz), dichiarato come dimora abituale. La moglie risulta invece residente in un'altro immobile di proprietà nel comune di Bolzano, anch'esso dichiarato come prima abitazione

Le formule per dimostrare se le residenze sono vere o fittizie non mancano certo. Per prima cosa vi sono le utenze domestiche, ossia luce, gas e telefono: difficile dimostrare di aver vissuto in una casa i cui consumi sono pari a 30-40 giorni l'anno

Il comune di castelrotto, dopo opportune indagini, denuncia il contribuente in questione e dopo diversi gradi di giudizio, in cui la sentenza viene continuamente ribaltata tra ricorsi e appelli, la corte costituzionale stabilisce che:

L'effettiva dimora abituale a Castelrotto – siusi del sig. O.” Sostenendo “non corrisponde(re) affatto alla realtà” che il contribuente “dimori abitualmente a castelrotto e non assieme alla sua famiglia a Bolzano” perché (in sintesi), “come dimostrato... mediante la documentazione prodotta in primo grado”, quella dell’o. In castelrotto è una “mera abitazione di villeggiatura” e non “un’abitazione principale”
 

Pubblichiamo qui di seguito la sentenza della corte costituzionale n. 14389, del 15 giugno 2010, su cui si stanno basando alcuni comuni per richiedere gli arretrati dell'ici seconda casa non pagata dal 2008 al 2011 e, in alcuni casi, della differenza tributaria degli anni precedenti. Come vediamo, nel caso specifico, si tratta di 7 anni di ici seconda non pagata (durante l'eliminazione del governo berlusconi) o pagata per un importo inferiore a quanto corridpondeva in realtà

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3 Commenti:

24 Giugno 2013, 11:32

Servono leggi e requisiti più stringenti per chi chiede di prendere la residenza come prima casa e sanzioni più pesanti per chi vuole fare il furbo. Sarebbe interessante fare delle visure catastali su tutte le famiglie dei politici per capire quanto interesse ci sia a fare chiarezza sulle false residenze.

21 Ottobre 2013, 10:46

Casi come questi ce ne sono a migliaia. I comuni sono forse in grado di fare i controlli incrociati??? non credo proprio e come al solito i furbetti non pagano nulla.

11 Marzo 2014, 9:46

Non è la corte costituzionale a dirlo..ma la corte di cassazione !

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