Una volta siglato il contratto di affitto, è necessario pagare l’imposta di registro sulla locazione e l’imposta di bollo, elementi che possono variare in base a diversi fattori
Commenti: 0
imposta di registro locazione
canva.com

L’imposta di registro sulla locazione è una tassa obbligatoria che grava su ogni contratto di affitto ed è pari al 2% del canone annuo, con un ammontare minimo di 67 euro.

Oltre all’imposta di registro sulla locazione, è necessario pagare l’imposta di bollo, un altro tipo di contributo il cui valore minimo è di 32 euro e calcolato, di volta in volta, sulla base del numero di pagine e di copie del contratto di affitto.

Vediamo quali sono i dettagli da conoscere sull’imposta di registro sulle locazioni.

L’imposta di registro dell’affitto: tutto ciò che devi sapere

In genere, l’imposta di registro sugli affitti è dovuta da tutti coloro che scelgono di locare o diventare i nuovi inquilini di un immobile in affitto, a prescindere dal modello di contratto di locazione individuato per la stipula dell’accordo.

Più nello specifico, si tratta di un’operazione necessaria che consiste nella registrazione e pagamento di una somma calcolata ad hoc per far sì che l'accordo acquisti validità dinanzi alla legge.

Il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla pattuizione o entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità. Se le parti del contratto di affitto si astengono dal pagamento della tassa di registro sull’affitto, il contratto stesso sarà dichiarato nullo e le parti andranno incontro ad una sanzione amministrativa. Infine, è bene sapere che, per la prima annualità di affitto, l’imposta di registro delle locazioni non può mai essere inferiore a 67€.

Come calcolare l’imposta di registro di locazione: la tabella

Il primo step per individuare l’ammontare della tassa di registro sull’affitto è conoscere l’esatto importo del canone dovuto annualmente sulla base del contratto firmato. In secondo luogo, per effettuare il calcolo dell’imposta di registro di locazione è sufficiente seguire la tabella individuata dall’Agenzia delle Entrate:

Tipologia di immobile

Calcolo e percentuali di riferimento

L’imposta di registro della locazione abitativa: (fabbricati ad uso abitativo)

il calcolo si effettua moltiplicando il 2% del canone annuale per il numero delle annualità previste dal contratto

L’imposta di registro della locazione commerciale (fabbricati strumentali per natura)

nel caso di imposta di registro locazione con IVA e, dunque di soggetti passivi IVA che danno in locazione un immobile, la percentuale di riferimento è l’1% del canone annuale mentre, negli altri casi, rimane del 2% moltiplicato per il numero di annualità

L’imposta di registro della locazione di fondi rustici

il calcolo si effettua moltiplicando lo 0,50% del corrispettivo annuo per il numero delle annualità

L’imposta per la locazione di altri immobili

in tutti gli altri casi, l’imposta è pari al 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità previste

Viene da sé, dunque, che le specifiche del fabbricato sono essenziali al fine di calcolare correttamente la tassa di registro sull’affitto. 

Segui la tabella e calcola l’imposta di registro di locazione prima di effettuare il pagamento in modo da non essere impreparato al momento del versamento.

Chi paga l’imposta di registro sulle locazioni?

L’imposta di registro sulle locazioni deve essere pagata da entrambe le parti, conduttore e locatore. In alternativa, è possibile rimettere il pagamento dell’imposta al solo locatore. Al contrario, la pattuizione che impone al solo conduttore l’onere di pagare è da ritenersi nulla.

Nel caso di l’imposta di registro per le annualità successive il pagamento spetta per metà al conduttore e per l'altra metà al locatore, esattamente come accade per la prima registrazione.

Modalità di pagamento

Chi paga l’imposta di registro per la locazione ha a disposizione due modalità di pagamento: i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e il modello F24.

Se si decide di utilizzare il modello F24 per pagare l’imposta di registro di locazione, è necessario avere a mente il codice tributo corretto per poi effettuare il versamento presso gli sportelli bancari e gli uffici postali.

Il codice tributo per l’imposta di registro di locazione è fondamentale per l’identificazione del tributo in sede di compilazione del modello F24. Più avanti in questo articolo troverai la lista di codici completa.

L’imposta di registro in base al contratto di locazione firmato

L'imposta di registro sulla locazione dei fabbricati è fondamentale per ogni tipologia di contratto.

A tal riguardo, è bene sapere che il contributo dell’imposta di registro della locazione può essere ridimensionato sulla base della tipologia di contratto di affitto, in particolare:

  • è prevista una riduzione della tassa del 30% per i contratti di locazione a canone concordato, nell’ambito del calcolo dell’imposta di registro della locazione abitativa;
  • è prevista una percentuale minore per il pagamento dell’imposta di registro per la locazione commerciale 2022 e per gli anni successivi, dal momento che si tratta di fabbricati strumentali per natura, i quali non potrebbero essere utilizzati diversamente se non per la costruzione di spazi per attività e aziende;
  • è previsto un esonero dal pagamento dell’imposta di registro della locazione con cedolare secca.

Dunque, oltre alle specifiche del fabbricato ed al tipo di contratto, è da tenere in considerazione anche il regime di tassazione adottato, come nel caso dell’imposta di registro della locazione con cedolare secca, che consente alle parti di risparmiare sulla registrazione.

L’imposta di registro della locazione: le annualità successive ed i codici tributo

Come già accennato, per pagare l’imposta di registro della locazione serve il codice tributo giusto. L’utilizzo di questi codici è naturalmente legato solo al secondo metodo di pagamento dell’imposta di registro della locazione: il modello F24.

Questi sono i codici:

  • 1500: imposta di registro di locazione per la prima registrazione;
  • 1501: imposta di registro di locazione per annualità successive;
  • 1502: imposta di registro per le cessioni del contratto;
  • 1503: imposta di registro per risoluzioni del contratto;
  • 1504: imposta di registro per le proroghe del contratto;
  • 1505: imposta di bollo;
  • 1506: tributi speciali e compensi;
  • 1507: sanzioni per tardiva prima registrazione;
  • 1508: interessi per tardiva prima registrazione;
  • 1509: sanzioni per tardivo versamento delle annualità e adempimenti successivi;
  • 1510: interessi per tardivo versamento della annualità e adempimenti successivi.

Il codice corretto per pagare l’imposta di registro della locazione commerciale per annualità successive e della locazione abitativa negli anni successivi è diverso rispetto a quello relativo alla prima registrazione.

In ogni caso, per le annualità successive non vi è differenza rispetto al tipo di immobile e, dunque: sia nel caso del pagamento della tassa per le annualità successive per l’affitto di immobile a scopo abitativo o del versamento dell’imposta di registro per affitto d’azienda nelle annualità successive, il codice tributo da utilizzare è 1501.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account