Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) in Gazzetta Ufficiale, via libera all'introduzione
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dm 28 dicembre 2018 che approva l’introduzione di 106 nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). Con questi, dopo i primi 69 introdotti lo scorso marzo, si è arrivati a un totale di 175. Gli Isa andranno utilizzati per la dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2018.
Con il Dm 28 dicembre 2018 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2019), il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito 106 nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti di agricoltura, manifatture, servizi, commercio, nonché delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche.
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, gli indici sono indicatori che, misurando attraverso un metodo statistico-economico, dati e informazioni relativi a più periodi d'imposta, forniscono una sintesi di valori tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti. Il riscontro trasparente della correttezza dei comportamenti fiscali consentirà di individuare i contribuenti che, risultando “affidabili”, avranno accesso a significativi benefici premiali.
Gli Isa sono costituiti da un insieme di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia che consentono di posizionare il livello dell’affidabilità fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10. Una volta attribuito il grado di affidabilità, l’Agenzia delle Entrate comunica il risultato al contribuente: se il punteggio ottenuto dal contribuente è tanto più vicino a 10 maggiore sarà il suo grado di affidabilità e quindi sarà più facile l’accesso al regime premiale e ai vantaggi offerti dagli Isa. Tra i vantaggi fiscali offerti dagli Isa ci sono la riduzione dei tempi per ricevere i rimborsi fiscali, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione dei termini di prescrizione.