Il documento programmatico di bilancio 2020 sembra non lasciare molte speranze al regime forfettario. Vediamo cosa potrebbe cambiare con il prossimo anno.
Novità per il calcolo del reddito imponibile. A quanto pare il governo è intenzionato a introdurre un regime analitico per il calcolo del reddito imponibile, con il conseguente obbligo per i contribuenti di conservare tutti i documenti necessari per la determinazione - per l'appunto - del reddito imponibile. Addio dunque al calcolo a forfait. Si tornerebbe, in pratica, alle disposizioni previste dal vecchio regime dei minimi.
Nel documento programmatico di bilancio 2020, per quanto riguarda la misura che prevede il riequilibrio del regime di tassazione, si legge: “Per limitare gli abusi, viene abrogata la 'flat tax' per le persone fisiche esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo con redditi compresi tra 65.000 euro e 100.000 euro. Vengono rivisti i parametri del 'regime dei minimi' con limiti di spese personale 20.000 euro, limite beni strumentali 20.000 euro, regime analitico determinazione del reddito, regime premiale fatturazione elettronica, esclusione se reddito > 30.000 euro”.
In merito a tale intervento, il documento programmatico di bilancio 2020 parla di un’efficacia immediata, l’effetto finanziario per il 2020 in percentuale sul Pil dovrebbe essere pari allo 0.014%, per il 2021 pari allo 0,104% e per il 2022 dovrebbe essere pari allo 0.073%
Si attendono, quindi, l’abolizione della flat tax per le persone fisiche esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo con redditi compresi tra 65.000 euro e 100.000 euro, il regime analitico per la determinazione del reddito, limiti per le spese del personale a 20.000 euro, limiti dei beni strumentali a 20.000 euro e un regime premiale per la fatturazione elettronica, per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro.
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