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Agevolazioni prima casa, entro quanto deve avvenire il trasferimento?
GTRES

Per fruire delle agevolazioni previste per l’acquisto di un immobile come prima casa è necessario soddisfare alcuni requisiti. Tra questi c’è quello di trasferire la residenza entro un determinato periodo. Vediamo quali sono i parametri temporali.

Per non perdere il beneficio fiscale delle agevolazioni prima casa, infatti, bisogna trasferire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Per non perdere il diritto a fruire dei benefici fiscali, il trasferimento della residenza deve avvenire nel comune dell'immobile acquistato, anche se non necessariamente nell’immobile stesso.

Lo ha ribadito una sentenza della Ctr Veneto, depositata il 19 giugno 2020, in seguito ad appello di una precedente sentenza della Ctp di Padova. Contestualmente, viene confermato anche l’orientamento secondo cui il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza viene calcolato a partire dalla data di fine dei lavori, nel caso di acquisto di un immobile allo stato grezzo.

Mentre la stessa sentenza definisce irrilevanti altri casi (ritrovamento amianto o casa ancora pericolante) che non avessero consentito all'acquirente di ottenere l'agibilità dell'immobile il termine dei 18 mesi, compreso il fallimento della ditta appaltatrice.

Ne scaturisce, quindi, che chiunque compri un immobile con le agevolazioni prima casa in un comune diverso da quello di residenza al momento dell'acquisto, deve rispettare i termini entro cui va effettuato il cambio di residenza.

E anche nel caso in cui l’immobile non sia ancora agibile, la residenza deve in ogni caso essere trasferita nel comune dove è ubicato l’immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, pena la revoca delle agevolazioni  stesse e comminazione delle sanzioni previste.

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1 Commenti:

Luca
20 Agosto 2020, 20:19

Salve, per cui per quelli come me, che hanno fortissimi ritardi nei i lavori interni a causa del blocco covid, non è prevista nessuna proroga?
l'appartamento è in un comune diverso per cui durante il lockdown non ho potuto far fare nemmeno i preventivi per i piccoli lavori interni (cambio caldaia, sistemazione del bagno, spostamento ed aggiunta di prese elettriche), ora che si rimesso in moto tutto, ci son le ferie, idraulici ed elettricisti per lavori piccoli ti snobbano perchè sono pieni di lavoro arretrato... la cucina forse sarà pronta ad ottobre.

se tutto va bene potro trasferirmi a novembre/dicembre ma se dovesse esserci la famosa seconda ondata di covid (speriamo di no) ed un altro lockdown?

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