I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
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Riduzione dell'affitto per Covid, salva la cedolare secca
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Cosa accade in caso di riduzione dell'affitto per Covid? Continua ad essere riconosciuta la cedolare secca? Vediamo quanto spiegato dall'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 165.

Secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate, in tema di riduzione dell'affitto per Covid, non c'è contrasto con quanto previsto dal comma 11, dell'articolo 3 (Cedolare secca sugli affitti), del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale), secondo il quale "nel caso in cui il locatore opti per l'applicazione della cedolare secca è sospesa, per un periodo corrispondente alla durata dell'opzione, la facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo (...). L'opzione non ha effetto se di essa il locatore non ha dato preventiva comunicazione al conduttore con lettera raccomandata, con la quale rinuncia ad esercitare la facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone a qualsiasi titolo".

L'Agenzia delle Entrate, esaminando in particolare l’articolo 21 dell'Accordo territoriale sulle locazioni abitative, ha sottolineato che, in considerazione della particolare situazione emergenziale che giustifica l'inserimento, in maniera automatica e temporanea, di una specifica clausola nei contratti di locazione relativa all'applicazione della riduzione del 10% del canone, allo scopo di tutelare entrambe le parti contrattuali, "si ritiene che il regime agevolativo della cedolare secca non sia impedito dall'eventuale efficacia di tale clausola".

E questo a prescindere dal fatto che la clausola venga inserita nel contratto "ovvero sia prevista in autonoma scrittura privata da sottoscriversi e registrarsi contestualmente al contratto di locazione".

In base a quanto chiarito, dunque, la riduzione del 10% del canone di locazione prevista da una clausola del nuovo Accordo territoriale sulle locazioni abitative tra il Comune e le Organizzazioni sindacali, inserita dalle associazioni di categoria di proprietari e inquilini per fronteggiare l'attuale emergenza sanitaria, non impedisce il riconoscimento della cedolare secca, considerando la natura eccezionale e temporanea della previsione contrattuale, a tutela di entrambe le parti contrattuali. 
 

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