Dopo quanto tempo dal sopralluogo può arrivare l’ordine di demolizione di una veranda abusiva. Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha chiarito la procedura da seguire in caso di abuso edilizio.
Nella fattispecie, il caso su cui è stato chiamato a esprimersi il CdS riguardava una veranda in muratura realizzata senza titoli edilizi. Il Comune competente, quindi, aveva ordinato la demolizione, ma lo aveva fatto solamente dopo 5 anni dal momento del sopralluogo (effettuato nel 2007). Nel frattempo, la proprietaria aveva venduto l’immobile in questione al coniuge.
Il nuovo proprietario sostiene che il lasso di tempo passato tra la realizzazione delle opere abusive, il sopralluogo e l’ordinanza di demolizione fosse talmente ampio da generare un “legittimo affidamento”. Il Comune, pertanto, avrebbe dovuto motivare adeguatamente l’ordinanza e valutare gli altri interessi in gioco.
Secondo il nuovo proprietario, infatti, non sussitendo ragioni di celerità per del provvedimento di demolizione della veranda abusiva, il Comune avrebbe dovuto notificare l’avvio del procedimento. Tuttavia, i giudici si sono espressi mettendo in evidenza che, essendo il nuovo proprietario il coniuge del precedente, non poteva non conoscere l’esistenza dell’abuso, risultando inoltre presente durante lo svolgimento del sopralluogo.
Non solo, il Consiglio di Stato ha anche specificato che la giurisprudenza prevede che il provvedimento con cui viene sanzionato un abuso edilizio non deve essere motivato da ragioni di pubblico interesse. Il fatto che sia passato molto tempo dal sopralluogo per una veranda abusiva, quindi, non mette al riparo il proprietario dell’immobile dalla demolizione dell’abuso edilizio.
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