
Il governo Meloni prevede una nuova pace fiscale nella legge di Bilancio 2023. Secondo le ultimissime notizie, e quanto affermato dalla Premieri, in manovra dovrebbe trovare posto la rottamazione delle cartelle e il saldo e stralcio. Scopriamo di cosa si tratta e quali sarebbero i requisiti per beneficiarne della "tregua fiscale".
Condono fino a mille euro
Partendo dai debiti più bassi con il Fisco, l’idea del governo sarebbe quella di introdurre una misura per il condono delle posizioni fino a mille euro con una cancellazione d’ufficio dei debiti. Una misura già utilizzata con la rottamazione bis introdotta con la pace fiscale 2019 per le cartelle dal 2000 al 2010. Con la pace fiscale 2023, quindi, dovrebbero essere interessate le cartelle successive al 2010, fino al 2015.
Rottamazione
Come caldeggiato durante la campagna elettorale dalla coalizione di centro destra, nella legge di Bilancio 2023 potrebbe trovare spazio una nuova rottamazione delle cartelle. La rottamazione quater interverrebbe quindi per i debiti non coperti da saldo e stralcio perché di importo maggiore.
Nel dettaglio, la legge di Bilancio 2023 dovrebbe prevedere la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022, senza però applicare sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza legata alla pandemia e alla guerra in Ucraina non ha versato quanto dovuto per le tasse. Inoltre, è prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020. La rateizzazione è fino a 5 anni.
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Quando ci sarà la prossima rottamazione delle cartelle?
Il 30 novembre 2022 scadono i termini per le rate della rottamazione ter previste nel 2022. Tuttavia, il governo Meloni vorrebbe inserire nella prossima legge di Bilancio una nuova pace fiscale 2023, che introdurrebbe una nuova rottamazione (quater).
Quali cartelle rientrano nel condono?
Con lo schema attuale, in attesa di una probabile pace fiscale 2023, le cartelle che rientrano nel condono sono quelle che sono state affidate agli agenti della riscossione (prima Equitalia e ora Agenza Entrate Riscossione) tra il 2000 e il 2010.
Quali sono i debiti che rientrano nel saldo e stralcio?
I debiti che rientrano nel saldo e stralcio delle cartelle sono quei carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.
Quando è stata introdotta la pace fiscale?
La prima pace fiscale venne introdotta con il decreto legge n. 119 del 2018 e divenne operativa con la Legge di Bilancio 2019.
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