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conferenza stampa
Consiglio Nazionale del Notariato

Il Consiglio Nazionale del Notariato, in collaborazione con alcune associazioni di consumatori, ha presentato mercoledì 10 aprile, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la sua nuova guida su una delle novità più rilevanti della riforma Cartabia: “Volontaria giurisdizione. Il notaio e le fragilità sociali: una nuova disciplina per i minori e i soggetti incapaci”. Dal 28 febbraio 2023 ci si può rivolgere anche al notaio, oltre che al giudice, per gli atti di Volontaria Giurisdizione (tra cui anche la compravendita immobiliare). Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Quella sulla volontaria giurisdizione è, nel dettaglio, la diciottesima guida per il cittadino scaricabile sul sito del Notariato. È stata redatta in collaborazione con alcune importanti associazioni di consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori).

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, oltre al presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino, l’On. Debora Serracchiani (Partito Democratico), l’On Ciro Maschio (Fratelli d’Italia), la Consigliera Nazionale del Notariato Alessandra Mascellaro (Responsabile dei rapporti con le Associazioni dei consumatori), il Notaio Michele Labriola (membro Commissione consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato), il Presidente di Fish ETS Vincenzo Falabella e l’Avvocata Cristina Cafferata (Vice Presidente Lega Consumatori Liguria).

Cos’è la volontaria giurisdizione

La volontaria giurisdizione è l'attività che viene esercitata nell'interesse di soggetti fragili per concludere un atto o un affare e nelle operazioni relative a beni ereditari. Da febbraio 2023 per questa attività è possibile rivolgersi al notaio - in alternativa al giudice - come presidio qualificato.

Quando si applica la volontaria giurisdizione

L’autorizzazione del notaio è necessaria per atti relativi al minore, interdetto, inabilitato o beneficiario amministrazione di sostegno nel caso di accettazione in donazione di un immobile, vendita/acquisto di un immobile, permuta di un immobile, divisione di un immobile con altri, accettazione l’eredità o legati, cancellazione di ipoteche, intervento in un atto di mutuo come datore di ipoteca. Nel caso di beni ereditari, l’autorizzazione del notaio è necessaria per i chiamati all’eredità o eredi, il curatore dell’eredità giacente o l’esecutore testamentario

I compiti del notaio

Il notaio rogante rilascia l’autorizzazione, verificando la necessità o l'utilità evidente dell’atto di straordinaria amministrazione nell’interesse del soggetto tutelato. Il notaio comunica l'autorizzazione alla Cancelleria del Tribunale, che sarebbe stato competente a emettere il provvedimento e al Pubblico Ministero. L’autorizzazione rilasciata dal notaio acquista efficacia dopo 20 giorni dalle comunicazioni al Tribunale e al Pubblico Ministero, senza che sia stato proposto reclamo.

Le novità della riforma Cartabia

La riforma Cartabia, nell’ottica di alleggerire il carico di lavoro dei Tribunali, ha previsto la possibilità di rivolgersi al notaio, oltre che al giudice, per il compimento di determinati atti di amministrazione da parte di soggetti fragili o di minori per i quali è necessario l’intervento del giudice. Si tratta, appunto della volontaria giurisdizione.

Con questa riforma, il notaio - in ragione delle garanzie offerte sotto il profilo della terzietà - può rilasciare le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e delle scritture autenticate nei quali intervenga un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno (necessarie per vendere o acquistare un immobile, accettare un’eredità, intervenire in un atto di mutuo, ecc.), nonché le autorizzazioni relative ad atti che hanno ad oggetto beni ereditari.

Sul tema, il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino ha detto: “L’attività del Notariato non sostituisce ma accompagna quella della magistratura, oggi questo meccanismo sta già funzionando e i cittadini più fragili possono già decidere se rivolgersi al notaio o al magistrato. La guida spiega i casi più frequenti e quelli in cui è utile rivolgersi al notaio, che oltre a garantire competenza rappresenta una soluzione più rapida”.

Il Notaio Michele Labriola, membro della Commissione consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato, si è soffermato su alcuni aspetti tecnici: “Grazie alle novità introdotte dalla riforma Cartabia, è possibile l’interscambio tra comuni e regioni diverse. Il notaio può occuparsi dall’inizio alla fine dell’attività di tutte le fasi necessarie. Decade così il problema della territorialità e delle relative competenze tra vari tribunali. Ci si può rivolgere al notaio anche per la compravendita di un immobile e anche per beni ereditari. Ad esempio, nel caso di un minore destinatario di eredità, la vendita di quel bene da parte del minore potrà essere gestita dal notaio”.

Il valore aggiunto della guida

Sono sempre più numerosi i soggetti fragili in Italia. Basti pensare che secondo i dati del Ministero della Giustizia oggi le amministrazioni di sostegno sono circa 350.000 con una tendenza in continua crescita, le persone con disabilità sono circa 13 milioni, le persone che hanno subito l’interdizione sono circa 140.000. Quelle che riguardano la volontaria giurisdizione sono esigenze che si manifestano in momenti delicati della vita dei cittadini e riguardano interessi privati.

Questo Vademecum, nato dalla sinergia tra Notariato e Associazioni dei Consumatori, spiega passo per passo come funziona la nuova procedura e fornisce un primo aiuto concreto con l’obiettivo di supportare il sistema Giustizia. La fragilità non è più solo un problema giudiziario, ma è diventato un vero e proprio tema sociale. Occorre fare un lavoro di rete, valorizzare le attività di volontariato, il terzo settore e tutti gli enti intermedi, per rendere effettivo l’esercizio dei diritti da parte dei soggetti più fragili.  

È intervenuto anche il Presidente di Fish ETS Vincenzo Falabella: “La guida vuole tutelare la persona nella sua interezza e poi, nello specifico sotto, il punto di vista di istituti ben determinati. La guida va nella direzione dell’informazione, dobbiamo cercare di cambiare la cultura del nostro Paese, evitare la standardizzazione degli interventi, la terzietà del notaio è un elemento importante quando si tratta di decidere del futuro di una persona. Abbiamo bisogno di questi progetti per superare stigmi e pregiudizi che ancora oggi sono presenti”.

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