Un articolo della legge di bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento, apre alla possibilità della rottamazione anche per i tributi locali, come IMU e Tari. La normativa prevede che Regioni e Comuni possano decidere in maniera autonoma di introdurre agevolazioni nella riscossione delle imposte non versate.
La rottamazione delle cartelle IMU
Tre articoli, il 23, il 24 e il 118, sono dedicati alla rottamazione quinquies nella legge di bilancio. Ma oltre alla possibilità di rottamare le cartelle fiscali, la manovra introduce la possibilità per Comuni e Regioni di adottare definizione agevolate per recuperare i tributi non versati. Questa riscossione agevolata riguarda però solo i tributi locali, come IMU e Tari, e non, ad esempio, le addizionali regionali o comunali, l'irpef o l'Irap. Possono essere regolarizzate tutte le pendenze relative a quali:
- Imu su terreni, fabbricati e seconda casa
- Tari
- ICP
- canoni patrimoniali unici per occupazione del suolo pubblico e pubblicità
- imposta di soggiorno
- bollo auto
- canoni idrici
- multe e sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada
Rottamazione locale IMU dal 2026
Sarà facoltà dei Comuni e delle Regioni decidere per la rottamazione locale che rpotrà riguardare sia crediti in fase di accertamento sia cartelle già notificate dagli enti di riscossione. Chi deciderà di introdurre agevolazioni dovrà decidere i termini e le modalità per aderire alla rottamazione.
Successivamente dovrà trasmettere il testo in via telematica al Portale del federalismo fiscale e pubblicare il corrispondente regolamento.
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