
Per chi sta valutando l’avvio di un proprio business, la scelta del tipo di organizzazione aziendale è di fondamentale importanza. In Italia sono infatti disponibili diverse forme giuridiche per le società per capitali e, fra le più diffuse, vi è la Società a Responsabilità Limitata. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una SRL? Tra i versanti positivi vi è proprio la responsabilità limitata dei soci, che garantisce una maggiore credibilità sul mercato e una migliore percezione di solidità per la richiesta di finanziamenti. Per contro, vi sono costi di costituzione e gestione elevati, nonché una certa complessità burocratica.
Cos’è una SRL?
Prima di entrare nel merito dei vantaggi e degli svantaggi, è utile comprendere cosa sia una Società a Responsabilità Limitata. Regolata dagli articoli da 2462 a 2483 del Codice Civile, la SRL è una forma di società per capitali in cui le partecipazioni dei soci non sono rappresentate da azioni, bensì da quote.
Una delle caratteristiche fondamentali di una SRL è appunto la responsabilità limitata, che limita l’esposizione dei soci al capitale sociale, proteggendo i loro beni personali. In altre parole, questa forma permette ai proprietari delle quote di:
- svolgere attività professionali e commerciali;
- senza responsabilità personali per gli obblighi e i debiti dell’azienda.
Una SRL può essere unipersonale, quindi con un unico socio, oppure pluripersonale, ovvero con più soci. Ancora, dal 2012 è disponibile anche la SRLS, ovvero la Società a Responsabilità Limitata Semplificata, una variante pensata per piccole imprese e startup che, a fronte di uno statuto standard meno personalizzabile, può approfittare di costi notarili inferiori per la sua costituzione.
Il funzionamento di una SRL
Ma come funziona una società SRL? Questo tipo di società viene costituito tramite un atto notarile, che definisce lo statuto - ovvero il documento che ne regola il funzionamento, come lo scopo sociale, le regole di gestione e la distribuzione degli utili - e con il versamento del capitale sociale. Questo rappresenta il patrimonio iniziale della società, che deve essere di almeno un euro e versato dai soci, i quali possono contribuire con denaro, beni o crediti.
Di norma, se ci sono più soci almeno il 25% del capitale sociale in denaro deve essere versato subito, mentre i conferimenti in natura o crediti devono essere versati interamente. Se il socio è unico, il capitale va versato per intero. Tuttavia è utile sottolineare che per le SRLS vi sono dei limiti: il capitale dovrà infatti essere tra 1 e 9.999 euro.
Dopo la sua costituzione, la gestione di una SRL è affidata essenzialmente a due organi:
- gli amministratori, che possono essere più di uno e scelti fra i soci o da persone esterne, che si occupano di gestire l’attività quotidiana della società e prendere decisioni operative. Questi ultimi dovranno essere nominati nell’atto costitutivo della società o dall’assemblea dei soci;
- l’assemblea dei soci, che si occupa delle scelte strategiche, come l’approvazione del bilancio annuale, la nomina o la revoca degli amministratori, le modifiche dello statuto o le decisioni sull’aumento di capitale. Ovviamente, nelle SRL unipersonali l’assemblea non esiste: il socio unico deve redigere e sottoscrivere le decisioni, che vanno annotate nei libri sociali e, quando previsto, depositate al Registro delle Imprese.

Ancora, la SRL è soggetta a obblighi contabili e amministrativi: a differenza di una comune ditta individuale, è infatti soggetta a contabilità ordinaria, che prevede la registrazione dettagliata di tutte le operazioni economiche - entrate, uscite, fatture e via dicendo - e la redazione di un bilancio annuale, che dovrà essere depositato presso il Registro delle Imprese. Inoltre, la SRL deve:
- iscriversi al già citato Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- rispettare gli obblighi fiscali, come il pagamento dell’IRES, dell’IVA e di eventuali imposte;
- adempiere agli obblighi previdenziali, perché i soci lavoratori sono tenuti a versare i contributi INPS, anche se non percepiscono un vero stipendio.
I principali vantaggi e svantaggi di una SRL
Compresa la natura e il funzionamento, è utile analizzare i pro e i contro di una Società a Responsabilità Limitata, anche per comprendere quando sia effettivamente una forma societaria conveniente.
Perché conviene fare una SRL?
Sono diversi i vantaggi che possono conseguire dalla scelta di una SRL come forma societaria, non a caso si tratta di una delle più diffuse in Italia. A partire dai vantaggi fiscali di una SRL, che comprendono:
- un’aliquota IRES fissa al 24% e, pertanto, più bassa rispetto all’IRPEF progressiva - fino al 43% - per redditi elevati;
- la possibilità di dedurre numerose spese aziendali, come costi operativi, stipendi e ammortamenti per beni strumentali.
Naturalmente, il vantaggio principale è rappresentato dalla già citata responsabilità limitata, perché i soci rispondono delle obbligazioni solo con il capitale sociale, proteggendo il patrimonio personale. La stessa responsabilità limitata vale anche nel caso di operazioni con terzi, come la vendita di un immobile da parte di una SRL a un privato, garantendo maggiore sicurezza nella gestione di transazioni rilevanti.
Tuttavia, è utile anche considerare:
- una maggiore credibilità sul mercato, perché le SRL sono percepite come strutture solide. Ciò favorisce i rapporti con fornitori, investitori e banche, sebbene l’accesso al credito possa comunque richiedere garanzie personali da parte dei soci o degli amministratori;
- una buona flessibilità organizzativa, con la possibilità - a esclusione delle SRLS - di personalizzare lo statuto, ad esempio per definire precisamente ruoli e poteri degli amministratori.
Infine, bisogna considerare che una Società a Responsabilità Limitata può essere costituita anche con un capitale sociale davvero ridotto e, ancora, che non esiste un fatturato minimo per le SRLS e le SRL.
Quali sono gli svantaggi di una SRL
Nonostante gli indubbi benefici, una SRL può presentare anche svantaggi da prendere in debita considerazione. A partire dai costi, che possono essere anche molto elevati:
- le spese notarili per la costituzione, che possono essere indicativamente tra i 1.000 e i 2.000 euro per una SRL ordinaria;
- diverse spese di gestione annuali, inclusi il commercialista e i relativi obblighi contabili.
Ancora, a livello burocratico una SRL potrebbe essere più complessa rispetto ad altre soluzioni, poiché vi sono:
- il già citato obbligo di contabilità ordinaria e redazione del bilancio;
- le formalità burocratiche relative, ad esempio, alla convocazione dell’assemblea o alla tenuta dei libri sociali.
In altre parole, rispetto a una ditta individuale vi è una maggiore formalità, che si riflette anche nell’obbligo di trasparenza, con il deposito dei bilanci presso il Registro delle Imprese, affinché siano pubblicamente consultabili.
Vantaggi e svantaggi di una SRL unipersonale
Un caso particolare è rappresentato dalla SRL unipersonale, ovvero a socio unico. Per quanto la gran parte dei benefici siano i medesimi di qualsiasi Società a Responsabilità Limitata, fra i vantaggi si possono anche elencare:
- il controllo totale da parte del socio unico;
- una completa protezione patrimoniale, dovuta anche alla responsabilità limitata, che consente di operare in perfetta autonomia.
Fra gli svantaggi aggiuntivi, invece, è utile citare:
- costi di costituzione e gestione simili a quelli di una SRL pluripersonale;
- una gestione più complessa per il singolo, poiché deve rispettare gli stessi obblighi burocratici - come la contabilità ordinaria e il deposito del bilancio - e le formalità di una SRL con più soci.
Quali sono i rischi di una società SRL?
Oltre ai principali vantaggi e svantaggi, è utile analizzare anche i rischi di una società SRL. Innanzitutto, per quanto la SRL garantisca una responsabilità limitata ai soci, così potrebbe non essere per gli amministratori. Infatti, questi ultimi possono rispondere anche personalmente di comportamenti dolosi o gravemente colposi, in base all’articolo 2476 del Codice Civile.

Se un amministratore viola intenzionalmente le normative fiscali - ad esempio, macchiandosi di evasione fiscale - o causa danni a società terze o creditori, può doverne rispondere con il proprio patrimonio. Di solito, ciò accade per:
- malagestione, come nel caso di decisioni imprudenti quali l’indebitamento eccessivo senza possibilità di rientro;
- mancato rispetto degli obblighi fiscali o contributivi, come la mancata presentazione del bilancio e il mancato pagamento dell’IVA, in presenza di dolo o grave negligenza.
Altri rischi possono invece emergere da:
- un capitale sociale basso, che potrebbe ridurre la credibilità presso banche, fornitori e investitori, rendendo difficile l’accesso al credito o la negoziazione dei contratti. Inoltre, potrebbe suggerire una scarsa solidità finanziaria, limitando le opportunità di business;
- un onere previdenziale elevato, indipendentemente dal fatturato, che può essere gravoso per i soci di SRL con redditi bassi;
- un rischio fallimentare da non sottovalutare, regolato dal Codice della Crisi d’Impresa - il D.Lgs. 14/2019 - soprattutto in caso di insolvenza. Nonostante la protezione del patrimonio personale dei soci, il fallimento potrebbe infatti comportare costi e tempi lunghi, oltre al danno reputazionale che potrebbe compromettere future attività imprenditoriali;
- un controllo fiscale rigoroso, anche perché il deposito obbligatorio del bilancio espone la società a verifiche su eventuali irregolarità contabili e fiscali, con il rischio di sanzioni amministrative o, nei casi gravi, penali.
Quanto costa mantenere una SRL all’anno
Infine, è corretto anche valutare i costi di mantenimento annuali di una SRL. Questi possono variare in base al fatturato, al numero di dipendenti e alla complessità delle operazioni eseguite. A titolo indicativo, seppur nella variabilità delle singole società, si possono considerare:
- tra i 120 e i 200 euro l’anno di diritti camerali;
- tra i 1.500 e i 3.000 euro di commercialista per la contabilità ordinaria;
- circa 200 euro di imposta di registro e circa 300 sui libri sociali, salvo aggiornamenti annuali;
- circa 4.000 euro minimi l’anno in contributi INPS per i soci lavoratori, salvo regimi agevolati;
- costi variabili per consulenze legali, assicurazioni o adempimenti straordinari.
Come già specificato, i costi possono variare notevolmente da una SRL all’altra, per questo è indispensabile verificarli con l’aiuto del proprio commercialista.
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