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Dal 1° Luglio 2014 aumenta la tassazione delle rendite finanziarie. In poche parole, gli italiani pagheranno di più in termini di imposta sui loro risparmi, sotto forma di investimenti. Ma cosa cambierà esattamente? Andiamo a scoprirlo

Titoli stato italiani - per i tiroli di stato italiani (bot, ctz, btp, cct) ed equiparati (come i titoli della bei, della birs, della banca mondiale e i buoni fruttiferi delle Poste) non cambierà nulla. Stesso discorso per quanto riguarda i titoli emessi da quei paesi con i quali l'Italia ha stipulato un accordo di reciproco trattamento fiscale. In questi casi, l'aliquota fiscale rimarrà pari al 12,5% sulle rendite di capitale, sulle cedole e sugli interessi

Fondi pensione - in questo caso, i proventi di natura finanziaria non saranno più tassati all'11%, ma saranno sottoposti all'aliquota dell'11,5%.

Altri tipi di reddito - su interessi su conti correnti, certificati di deposito, conti di deposito sia liberi che vincolati, interessi su obbligazioni bancarie e societarie emesse da società italiane ed estere, dividendi, azioni gratuite, proventi dei fondi comuni e comparti di sicav estere l'aliquota fiscale salirà dal 20% al 26%

Cedole obbligazionarie e dividendi azionari - per le cedole delle obbligazioni bancarie e societarie e i dividendi societari la nuova aliquota del 26% si applicherà soltanto sulla parte maturata dal primo luglio in poi

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