Nel 2023 si sono registrati in Italia 6 miliardi di euro di investimenti capital markets, un volume in contrazione rispetto al 2022. Lo dice l’ultimo report dell’Ufficio Studi di Gabetti secondo cui comunque il quarto trimestre 2023 ha visto un volume investito pari a 2,4 miliardi di euro e una variazione del +17% rispetto allo stesso trimestre del 2022, con un’inversione di tendenza in positivo rispetto ai primi nove mesi dell’anno.
Investimenti immobiliari e tassi Bce nel 2023
Il 2023 secondo Gabetti conferma le previsioni di un anno in cui gli investimenti capital markets sono stati caratterizzati dall’instabilità del quadro economico e, soprattutto, dall’aumento dei tassi di interesse che hanno reso insostenibile, e quindi temporaneamente rimandato, molte operazioni di asset allocation pianificate per il 2023.
Tuttavia, anche grazie a una prima distensione della BCE sulla politica dei tassi, così come deciso nell’ultima riunione di politica monetaria, alla luce di una curva inflattiva che ha ormai imboccato la discesa verso la sua normalizzazione prevista nel 2025, nell’ultimo trimestre dell’anno gli investitori hanno ripreso fiducia posizionando il trimestre al +65% rispetto al precedente e al +17% rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Previsioni 2024 per gli investimenti immobiliari
Il futuro degli investimenti capital markets dipenderà molto dai fondamentali economico-finanziari con cui si confronteranno gli investitori istituzionali, i cui contorni saranno caratterizzati dall’andamento dei tassi di interesse e anche dalla solidità dei fondamentali delle città italiane. Stando alle previsioni per il 2024, lo scenario per gli investimenti corporate sembrerebbe essere più favorevole rispetto al 2023, con le asset class degli uffici e della logistica che consolideranno le loro performance e il living che, proprio per un rapporto sbilanciato tra domanda e offerta di prodotto, vedrà raggiungere un volume di investimenti che, molto probabilmente, potrà superare il record degli 1,1 miliardi raggiunti nel 2022.
Investimenti immobiliari, gli asset migliori
Guardando le diverse asset class, ecco quali sono stati i migliori temi di investimento:
Logistica
La logistica ha totalizzato negli ultimi dodici mesi 1,5 miliardi di euro investiti, il 25% del totale, classificandosi quindi come l’asset class preferita dagli investitori. Per questo settore la concentrazione delle operazioni si rileva per poco più dell’80% nel nord Italia, dove si localizzano nuovi progetti che prevedono la costruzione di edifici con certificazione LEED o BREEAM.
Uffici
Il settore degli uffici che totalizza nell’anno 1,2 miliardi di euro (il 20% del totale), con operazioni che si sono concentrate soprattutto nei principali mercati di Milano e Roma.
Hospitality
Di una posizione poco inferiore agli uffici, si colloca il settore hospitality con 1,15 miliardi di euro investiti, il 19% del totale. Un volume che è frutto di un’operazione di oltre 200 milioni di euro rilevata nel centro di Roma nell’ultimo trimestre dell’anno, oltre che da operazioni registrate a Milano e nelle regioni del Veneto e della Toscana. Negli ultimi anni si è resa chiara la necessità del comparto alberghiero di riposizionarsi alla luce di una domanda che è diventata sempre più esclusiva ed esigente. Un fenomeno che ha quindi caratterizzato nel 2023 le operazioni value-added e di rebranding.
Residenziale
In termini di volumi di investimento segue il comparto living (€ 830 milioni) con il 14% del volume che ha riguardato prevalentemente nuovi sviluppi residenziali, con Milano al centro dell’interesse degli investitori. Un comparto che potenzialmente mostra tutte le caratteristiche per continuare a crescere, vista la carenza di prodotto rispetto a una domanda che è sempre più crescente, sia nel build to rent e build to sell, sia nelle varie forme di residenzialità collettiva come student e senior housing.
Retail
Il settore retail con 630 milioni di euro ha pesato l’11% del totale investito. A questo volume hanno contribuito importanti operazioni di vendita riguardanti portafogli di immobili che si sono concentrati principalmente nella seconda parte dell’anno. A livello di localizzazione, nelle città primarie si concentrano operazioni di high street, mentre nelle città secondarie primeggiano operazioni su centri commerciali e warehouse.
Healthcare
Il settore healthcare (€440 milioni, il 7% del totale investito) ha beneficiato di operazioni riguardanti ospedali, cliniche e residenze sanitarie assistenziali, che si sono concentrate, a livello di numero di transazioni, prevalentemente in Piemonte.
Mixed-use
Il comparto mixed-use (€140 milioni) ha pesato sul totale investito il 2%, infine l’alternative che include terreni, data center e centraline ha pesato il 2% sul totale con 126 milioni di euro.
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