
Un campus all’avanguardia, sostenibile e inclusivo sorgerà nell’area dell’ex Villaggio Mediterraneo, a ridosso del Rettorato dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Si tratta del nuovo Polo universitario, un progetto da oltre 64 milioni di euro che punta a ridefinire il concetto di spazio accademico nel segno dell’innovazione architettonica e della sostenibilità ambientale.

A guidare la progettazione strutturale è il team iDEAS, con Aldo Giordano, Marco Stizzo, Domenico Celeste e Gabriela Carlomagno, parte di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) che vede tra i protagonisti Mario Cucinella Architects, Tekser, LAP Architettura, Parcnouveau, GAE Engineering, Ambiente S.p.A. e CFA General Contractor. Il bando, gestito da AREACOM, ha ufficialmente avviato il percorso per la realizzazione di una nuova cittadella universitaria all’altezza delle sfide contemporanee.
Un campus come ecosistema urbano
Il nuovo complesso universitario si articolerà in cinque edifici interconnessi, immersi in un sistema organico di connessioni verdi, percorsi condivisi e spazi comuni. Cuore pulsante del progetto sarà un’agorà centrale, snodo della vita sociale e degli spostamenti interni, collegata al campus esistente tramite un ponte pedonale e perfettamente integrata nel tessuto urbano.

L’intervento prevede la costruzione di un auditorium da 500 posti, tre aule didattiche, uffici per circa 200 persone, un anfiteatro naturale, spazi per il benessere come palestra, asilo nido e aree relax, oltre a due parcheggi interrati. L’architettura punta su luce naturale, permeabilità degli spazi e una forte sinergia con il paesaggio circostante, in una visione rigenerativa dello spazio urbano.
Un cantiere sostenibile e altamente tecnologico
La struttura sarà costruita quasi interamente con tecniche a secco, riducendo drasticamente i tempi di cantiere e l’impatto ambientale. Gli elementi principali – in legno, acciaio e calcestruzzo – verranno prefabbricati in officina e assemblati in loco mediante giunzioni meccaniche, evitando lavorazioni “a umido” e garantendo un alto standard qualitativo.
La struttura portante sarà realizzata con colonne tubolari in acciaio e solai misti acciaio-legno, mentre la copertura in legno lamellare adotterà un sistema Diagrid a maglia quadrangolare, con particolare attenzione alle grandi luci, come nel caso dell’auditorium.
Un’attenzione particolare è riservata alla progettazione antisismica: l’edificio rientra in classe d’uso III e sorgerà in Zona Sismica 2, con soluzioni tecniche che prevedono telai controventati e impalcati leggeri in legno, per minimizzare le masse eccitabili. Le fondazioni saranno in cemento armato, con l’uso estensivo di muri prefabbricati e teli bentonitici per garantire la tenuta all’acqua.

Verso un nuovo modello di università
L’intero progetto rappresenta una nuova visione di campus universitario: più che un luogo di studio, uno spazio di vita, in grado di stimolare socialità, cultura, benessere e inclusione. L’obiettivo è offrire a studenti, docenti e cittadini un ambiente dinamico e accessibile, che combini architettura, sostenibilità, tecnologia e paesaggio.
Il cronoprogramma prevede l’inizio lavori nel 2025 e la conclusione entro il 2028. Attualmente sono in corso le indagini geotecniche e le attività di progettazione tecnica definitiva (PTFE).
Con il campus di Chieti, l’Università “d’Annunzio” si candida a diventare un punto di riferimento nazionale per l’architettura accademica contemporanea, ponendosi all’avanguardia nel rapporto tra sapere, ambiente e società.
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