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Le nuove pensioni liquidate dall’Inps nel 2016 sono state 443.477 con un calo del 22,19% rispetto al 2015 (570.002). Ciò in seguito all’innalzamento di quattro mesi dell’aspettativa di vita generale e dell’età pensionabile delle donne, passata da 63,9 anni a 65,7. Sono i dati contenuti nell’Osservatorio Inps sul monitoraggio dei flussi di pensionamento. Ad essere calati in particolare i trattamenti di anzianità, passati da 157.522 a 112.529.

L’importo medio mensile di pensione nel 2016 è stato di 987 euro, lo stesso del 2015. Il dato cambia in base alle varie tipologie di pensione: 643 euro medi per la vecchiaia, 1.929 euro medi per la pensione anticipata, 765 euro medi per l’invalidità e 657 per i nuovi assegni ai superstiti.

Per i lavoratori dipendenti le nuove pensioni in media sono state pari a 1.221 euro, mentre per i coltivatori diretti sono state in media di 615 euro. La pensione media degli artigiani in uscita nel 2016 è stata di 946 euro, quella dei commercianti è stata di 911 euro. La pensione per i parasubordinati usciti nel 2016 è stata in media di 192 euro al mese. I trattamenti di questi ultimi sono basati esclusivamente sul sistema contributivo e su versamenti fatti a partire dal 1996.

Nel 2015 sono stati liquidati 51.217 trattamenti fino a 500 euro, nel 2016 il numero è sceso a 38.892; le pensioni fino a 1.000 euro sono state 125.303 nel 2015 per passare a 101.397 nel 2016. In calo anche le “pensioni d’oro”: quelle di oltre 3.000 euro e più sono state 19.034 nel 2015, passando a 15.166 nel 2016.

Secondo le tabelle dell’Inps, il 44% è destinato ai trattamenti per i superstiti, il 30% a quelli anticipati o di anzianità, mentre il 14% a quelli di vecchiaia e il 12% a quelli di invalidità.

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