Sono tante le voci che costituiscono la busta paga. E spesso capire esattamente a quanto ammonta lo stipendio netto non è facile. Vediamo come fare per sapere quanto entra direttamente nel portafoglio.
Per capire a quanto ammonta lo stipendio netto si deve partire dallo stipendio annuo lordo. Un valore dal quale togliere alcune voci, come i contributi previdenziali e le detrazioni Irpef. Bisogna poi considerare alcuni altri elementi, ad esempio avere o meno familiari a carico, avere diritto a un’indennità per infortunio o malattia e il bonus Renzi di 80 euro. Non si deve dimenticare poi che i contratti nazionali collettivi sono diversi in base al settore produttivo a cui appartiene il lavoratore.
Ecco le voci che possono influire sul calcolo dello stipendio netto:
- contributi previdenziali (cambiano a seconda del contratto collettivo e della categoria del dipendente);
- detrazioni fiscali (cambiano a seconda del reddito, nel dettaglio: fino a 15.000 euro 23%; tra 15.001 e 28.000 euro 27%; tra 28.001 e 55.000 euro 38%; tra 55.001 e 75.000 euro 41%; sopra i 75.000 euro 43%);
- familiari a carico ed eventuale disabilità di qualcuno di loro;
- malattia o maternità;
- infortunio;
- buoni pasto o mensa aziendale;
- assegni familiari;
- Tfr;
- tredicesima e quattordicesima se prevista dal contratto nazionale;
- ferie non godute;
- bonus 80 euro (dal 2016 convertito in detrazione).
Nel complesso, la differenza tra lo stipendio lordo e lo stipendio netto è del 25-40% circa. Ciò significa che se viene stabilita una retribuzione lorda di 2.000 euro, il lavoratore porterà a casa tra i 1.200 e i 1.500 euro.
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