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Dopo una fase di sperimentazione, ai primi di aprile partirà l’assegno di ricollocazione, che va dai 500 ai 5.000 euro, per una media di 3-3.500 euro.

L’assegno di ricollocazione è una delle novità introdotte dal Jobs act, sul fronte delle politiche attive. Si tratta di un contributo economico per i servizi per il lavoro che offrono un’opportunità di impiego a un disoccupato da più di 4 mesi.

Il contributo economico viene assegnato ai disoccupati beneficiari da almeno quattro mesi di Naspi e anche a chi rientra nelle politiche di contrasto alla povertà (nel Rei) o è in cassa integrazione straordinaria. La somma viene poi incassata dai centri per l’impiego, dall’agenzia per il lavoro o da altri enti accreditati se l’operazione ha portato a un contratto di lavoro.

Il via è stato possibile dopo la delibera dell’Anpa (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), il cui presidente, Maurizio Del Conte, ha detto: “La stima delle persone che a regime potranno essere ricollocate ogni anno si aggira intorno alle 60-70 mila”.

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