Sempre maggiore attenzione in questi giorni sta attirando lo smart working, visto come alternativa valida al lavoro in sede nel momento in cui questo non sia possibile. Confindustria ha pubblicato alcuni dati sulla diffusione di questa modalità di lavoro e sulla soddisfazione dei lavoratori, scoprendo che il "lavoro agile" è più diffuso nelle aziende con più di 100 addetti, e che in genere gli smart workers sono più soddisfatti del proprio lavoro e della sua organizzazione e decidono di restare più a lungo nell'azienda per cui prestano servizio.
Smart working, quali sono i controlli ammessi da parte del datore di lavoro?
Per far fronte all’emergenza coronavirus, molti italiani stanno sfruttando l’opportunità di continuare a lavorare con lo smart working nei casi in cui sia possibile. Vediamo nel dettaglio quali sono i controlli che può svolgere il datore di lavoro nei confronti dei dipendenti a casa
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