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Come funziona la liquidazione della Naspi anticipata
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Un licenziamento è sempre un momento complicato da affrontare, ma a volte può far maturare nuove consapevolezze, tanto da incentivare la voglia di mettersi in proprio. Non tutti sanno che, per incentivare l’avvio di nuove attività, gli ex lavoratori dipendenti possono richiedere l’anticipazione della Naspi. Si tratta di una liquidazione anticipata in un'unica soluzione dell'importo complessivo del sussidio di disoccupazione. Sull'importo che viene erogato è prevista una trattenuta Irpef secondo la normativa vigente. Scopriamo a chi spetta e come fare domanda.

A chi spetta la Naspi anticipata

I percettori dell’indennità di disoccupazione possono chiedere la liquidazione della Naspi anticipata in un'unica soluzione se vogliono:

  • avviare un'attività lavorativa autonoma;
  • avviare un'impresa individuale;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l'attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla Naspi (articolo 8, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22).

Come funziona l’anticipo della Naspi

L'importo dell'indennità mensile Naspi spettante e non ancora percepito è liquidato in un'unica soluzione. Non spettano:

  • l'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF);
  • la Contribuzione figurativa.
  • L'indennità è soggetta alle trattenute IRPEF.

La prestazione di disoccupazione Naspi, erogata in forma anticipata, si considera non imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche quando la stessa è destinata alla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio (articolo 1, comma 12, legge 27 dicembre 2019, n. 160 e successivo provvedimento attuativo n. 155130 del 17 giugno 2021 dell’Agenzia delle Entrate).

Se il beneficiario gode dell'indennità in misura ridotta pari all'80% del reddito presunto derivante da attività di lavoro autonomo, la prestazione anticipata sarà erogata in base all'importo residuo da corrispondere senza l'applicazione della riduzione (per effetto di precedente opzione per il cumulo fra quest'ultimo reddito e la prestazione Naspi).

Come e quando fare domanda

La domanda va presentata entro 30 giorni dall'inizio dell'attività autonoma, dell'impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. Se l'attività è iniziata prima della cessazione del rapporto di lavoro dipendente che ha dato luogo alla prestazione Naspi, la domanda di anticipazione deve essere inviata entro 30 giorni dalla domanda di indennità Naspi.

Cosa succede se si torna al lavoro dipendente?

Se ricevi la Naspi in forma anticipata, ma accetti un nuovo lavoro dipendente prima che scada il periodo per il quale avresti ricevuto l'indennità mensile, devi restituire l'intera somma all'INPS. La restituzione deve avvenire appena firmi il contratto per la nuova assunzione.

Fanno eccezione solo alcune attività, che ti permettono di mantenere il diritto all'indennità anticipata:

  • svolgimento del servizio civile;
  • piccoli lavoretti retribuiti con il Libretto famiglia;
  • tirocini professionali.
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