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I mutui non sono mai stati così convenienti, ma...- riassunto 2010-

Il 2010 sarà ricordato come l’anno dei tassi di interesse ai minimi storici. Proprio a causa della crisi economica, la banca centrale europea ha adottato delle politiche di liquidità per facilitare l’accesso al credito, in primo luogo per le banche

Il costo del denaro, e di conseguenza i tassi di interesse, è sceso al di sotto della norma e ciò si è manifestato sugli indici euribor, rendendo i mutui a tasso variabile più interessanti che mai

Il mutuo a tasso variabile non ha in questo momento rivali. Mentre in passato gli italiani erano scettici con questa formula, oggi l'80% dei nuovi mutui si contrattano così. Monte dei paschi di Siena è la banca che è riuscita a imporsi sulle altre, scalzando unicredit, che, nel 2008, era il leader indiscusso. Grazie ai mutui con cap (ossia variabile con tetto massimo: oltre una certa cifra la rata non può andare), le surroghe e le sostituzioni, monte dei paschi ha lasciato indietro anche intesa san Paolo

Nel 2010 la banca Toscana ha stipulato il 10,6% del totale dei mutui, mentre unicredit, in ripresa dopo il drastico crollo degli ultimi due anni, si avvicina al 7%. La quota di mercato di ogni banca va però presa con cautela. Quello dei mutui è un settore assai opaco e molti istituti non forniscono cifre

Paradossalmente in questo momento la grande opportunità è costituita però dai mutui a tasso fisso, che mai sono stati così convenienti. L'eurirs (european interest rate swap), il riferimento per i mutui a tasso fisso, non è mai stato così basso

Un esempio. L'eurirs per un mutuo di 20 anni è sceso dal 3,8 al 3,1%. A questa cifra le banche aggiungono lo spread, che corrisponde al loro guadagno. L'eurirs più lo spread nel 2009 davano un costo fisso pari al 5,20-5,40%. Ma adesso alcune banche, come bnl-bnp paribas, stanno sotto il 4%

Ma nonostante le ottime condizioni dei mutui, l'incertezza economica e i criteri più attenti delle banche nel concederli, non hanno determinato un boom nell'erogazione, sebbene ci sia stata una ripresa rispetto al 2009

Praticamente scomparsi dal mercato sono invece i famosi mutui al 100%. Esistono solo per poche,  pochissime situazioni. Per questo, sempre più spesso, molti rinunciano all’acquisto della casa perché non hanno il capitale iniziale o chiedono un prestito a parenti o amici. O rimangono in affitto, sperando di riuscire a mettere da parte almeno 50mila euro, per coprire le spese iniziali, di notaio e soprattutto la differenza tra il valore della casa e il prestito. Tuttavia, questi sono i pochi casi in cui il mutuo al 100% è ancora possibile:

Si rivolgono in particolare alle giovani coppie o cittadini extra-ue con residenza in Italia, che possono sostenere un buon rapporto rata/reddito ma che non dispongono della liquidità sufficiente per abbassare il loan to value (il rapporto tra valore del prestito e dell'immobile) sotto la soglia del l'80% (il limite massimo previsto dal testo unico delle leggi bancarie oltre il quale è necessario che l'istituto erogante stipuli un'assicurazione). Per questa categoria l'unica alternativa all'affitto è un mutuo al 100%

Ma ricordatevi: sono più cari e quindi pensateci bene: forse vale la pena risparmiare qualche anno a poi comprare ad altre condizioni

Anche perchè i dati di fine anno di nomisma non sono affatto buoni. Quasi il 40% delle famiglie italiane, infatti, fa difficoltà a pagare le rate del mutuo. Sono 1,6 milioni di famiglie tra cui il 6,8% indica di fare grande fatica, mentre per il 30,3% esistono problemi seri

Tra quelli più colpiti i nuclei familiari con un capo famiglia oltre i 45 anni, risiedono nel sud Italia e hanno 4 o più componenti. L'identikit vede tra i più colpiti coloro che hanno un basso livello di reddito e abitano una casa di grandi dimensioni, superiore a 120mq

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1 Gennaio 2011, 11:09

Purtoppo oggi la vita e'

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