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Ristrutturazioni: 4 consigli per migliorare la classe energetica

Il risparmio energetico è un tema più che mai caldo: all’attenzione per una corretta politica ambientale, in questo periodo di crisi si somma il tentativo di non sprecare utili risorse. L’Italia è in prima linea nel conseguimento di questi obiettivi, come dimostra il primo rapporto sull’efficienza energetica realizzato da enea nell’ambito del suo ruolo di agenzia nazionale per l'efficienza energetica

Nel 2010 il nostro paese ha risparmiato 47.800 gwh/anno, un risultato che supera i 35.658 gwh/anno definiti dal piano di azione per l’efficienza energetica del 2007 (paee) e che colloca l’Italia fra i paesi più virtuosi d’europa. Merito degli interventi governativi, ma anche dei privati cittadini che hanno saputo approfittare degli incentivi sull’efficienza energetica e dei finanziamenti ad hoc per questo tipo di opere, come mutui e prestiti finalizzati

Nel rapporto sull’efficienza energetica vengono presi in considerazione i principali provvedimenti adottati dal 2007 al 2010 per tagliare gli sprechi e aumentare l’efficienza energetica. "Questo rapporto evidenzia come il nostro paese abbia saputo impegnarsi in questi ultimi anni per migliorare la propria efficienza energetica, attuando una riconversione del sistema produttivo e dei servizi energetici attraverso l’adozione di tecnologie più innovative – ha dichiarato Giovanni lelli, commissario dell’enea. Hanno contribuito a questo risultato gli interventi attuati nei diversi settori, così come"“una maggiore consapevolezza dei cittadini che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dallo stato con gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare migliorando il proprio benessere abitativo"

Vediamo in cosa consistono questi incentivi. Per tutto il 2012 è stata confermata la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, che dal 1° gennaio 2013 sarà ribassata al 36% e sarà disciplinata dal nuovo articolo 16-bis, aggiunto dalla manovra monti al tuir e assimilata quindi a quella per le ristrutturazioni

Il nuovo articolo comprende, tra gli interventi cui spettano le detrazioni del 36%, quelli "relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia" (comma 1, lettera h)

Il bonus del 36% è diventato strutturale (cioè a tempo indeterminato) e viene inoltre esteso a tutti gli interventi sulle parti comuni degli edifici

Chi intraprende nella propria casa delle opere di ristrutturazione energetica, oltre a godere delle agevolazioni fiscali, può contare su finanziamenti ad hoc, come mutui e prestiti. Per finanziare questo tipo di opere è possibile ottenere un mutuo ristrutturazione, oppure un prestito finalizzato alla casa, a seconda del tipo di intervento che si vuole effettuare. Il mutuo prevede un taeg sicuramente inferiore, cui si sommano però altre spese, per esempio quelle notarili; il mutuo può essere indicato per importi superiori ai 30-40 mila euro, che consentano di ammortizzarne i costi. Al di sotto di questa cifra è meglio orientarsi sui prestiti personali, che pur avendo un taeg leggermente più alto sono ottenibili più facilmente, perché prevedono minori garanzie e costi più ridotti

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