Un'inchiesta di ballarò sul mondo dei mutui, il grande assente che sta mandando in crisi il mercato immobiliare. Dal debito pubblico ai prestiti personali, ecco la catena di conseguenze che impedisce alle famiglie di comprare casa
Comprare casa con la cessione del quinto: come si può procedere
Prima di acquistare un immobile, è sempre indispensabile valutare le opzioni di finanziamento a propria disposizione. Oltre ai classici mutui ipotecari, si può valutare di comprare casa con la cessione del quinto: un'opzione che permette di cedere fino al 20% del proprio stipendio netto mensile, per finanziare spese varie, tra cui anche investimenti immobiliari. Pur trattandosi di un finanziamento non finalizzato, bisogna però considerarne i limiti: la durata non può infatti superare i 10 an
La Bce lascia invariati i tassi di interesse: contesto ancora favorevole per i mutui
La Bce ha confermato nella riunione del 30 ottobre i tassi di interesse. In particolare il tasso sui depositi è rimasto al 2%, di quello sui rifinanziamenti principali al 2,15% e di quello sui prestiti marginali al 2,40%. I commenti di idealista/mutui e degli esperti finanziari sulle eventuali ripercussioni sul mercato dei mutui casa in Italia
Mutui in Italia, nel 2024 oltre 108 miliardi erogati
Nel 2024 il mercato dei mutui ipotecari in Italia ha segnato una significativa ripresa, dopo due anni complicati per il credito garantito da immobili. Secondo i dati raccolti dall’Agenzia delle Entrate tramite l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, il capitale complessivamente erogato ha superato i 108,8 miliardi di euro, con una crescita annua del +21,5% rispetto al 2023
Mutuo integrativo: come funziona l’ipoteca e quando conviene davvero
Per chi ha già sottoscritto un finanziamento immobiliare, la possibilità di effettuare ristrutturazioni o di acquistare altri immobili impone la disponibilità di liquidità aggiuntiva. A questo scopo, il mutuo integrativo si rivela decisamente utile: prevede infatti l'erogazione di un secondo finanziamento, tramite l'iscrizione di un'ipoteca di secondo grado sull'immobile principale. È ideale quando le condizioni del primo mutuo sono molto vantaggiose e non si desidera, di conseguenza, proce
Mutui in crescita record nel 2025: +16,4% nei primi nove mesi dell’anno
Il mercato dei mutui in Italia continua a correre. Nei primi nove mesi del 2025 la domanda complessiva di finanziamenti per l’acquisto di abitazioni ha registrato un aumento del 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, confermandosi su livelli record. Il solo mese di settembre ha segnato un incremento del 7,6%, mentre il picco dell’anno si è registrato a gennaio con quasi un +27%, secondo i dati del Sistema di Informazioni Creditizie EURISC di CRIF
Minuta del mutuo: cos’è, a cosa serve e quando viene consegnata
Prima di sottoscrivere un finanziamento immobiliare, è indispensabile avere ben chiare le condizioni del contratto. Per questo, spesso la banca consegna la minuta del mutuo prima del rogito: si tratta di un documento preparatorio, una sorta di bozza del contratto, che riporta tutte le condizioni e le clausole che si andranno a sottoscrivere. Questo strumento permette al mutuatario di effettuare verifiche, ed eventualmente confronti con altre banche. Al momento della stipula dell'atto notarile,
Revoca del mutuo per cambio di lavoro: quando è davvero possibile
Per chi ha ottenuto un finanziamento immobiliare, o si appresta a richiederlo a breve, le modifiche occupazionali non devono essere sottovalutate. Ad esempio, la banca può procedere alla revoca del mutuo per cambio di lavoro? Di norma, il passaggio a una nuova occupazione non è una condizione sufficiente per revocare il finanziamento, a meno che non si verifichino gravi inadempienze nel pagamento delle rate. Diverso è però il caso di chi cambia lavoro prima di richiedere un mutuo: potrebbe e
17 Commenti:
Risposta: i soldi. CHi ne ha troppi si permette mega regge, in piccole isole felici, e il grosso che non ne ha piu' non ha manco gli occhi per piangere. Avanti cos'!
Che la smettessero di correre dietro alla gente infilandole letteralmente i soldi in tasca.
I beni si comprano col una ragionevole percentuale di contante e non con i buffi a vita
Oramai siamo alla caporetto immobiliare, al si salvi chi può: nel senso che: 1) conviene vendere sia pure a prezzi ribassati, piuttosto che svendere un domani (a prezzi stracciati); 2) non conviene più investire nell'immobile (ammesso di avere i soldi liquidi a disposizione, stante l'assenza di mutui), perchè si rischia di trovarsi tra le mani un bene in continuo deprezzamento, che ci procura costi crescenti (imu, spese straordinarie, ecc.), oltre che fastidi di ogni tipo (soprattutto se si ha la bella idea di affittarlo). Morale: stiamone alla larga!
Da una parte migliaia di famiglie che vorrebbero comprare ma non possono, dall'altra migliaia di case vuote i cui proprietari non vogliono accettare l'oramai evidente dimezzamento del valore. Al centro una classe politica che si rifiuta di reinserire l'equo canone probabilmente nell'illusorio tentativo di difendere i propri investimenti immobiliari. Mentre tutto resta Fermo l'Italia rassegnata assiste ogni giorno al proprio declino che la porterà a breve alla bancarotta.
Per chi ha necessità di vendere si preannunciano tempi grigi..gli altri ritireranno l'immobile dal mercato..finirà il turismo immobiliare dei pseudo venditori (quelli che dicono: io provo a venderlo a più di quanto l'ho pagato, se becco il fesso ci guadagno!)?..
Chi non ha entrate nette mensili pari a 5300/5500 euro??
Dal 1080 ad oggi il reddito del lavoratori è diminuito del 40% quindi il potere d'acquisto è diminuito del 40%, il mercato immobiliare è diminuito del 40%, l'economia è ferma e i lavoratori sono al minimo di sopravvivenza
Mha, diciamo che nessuno però fa mai una distinzione importantissima ovvero, mercato immobiliare dell'usato e mercato immobiliare del nuovo, mercati che hanno delle abissali differenze. Infatti il primo è quello che maggiormente influisce negativamente sulla crisi attuale, visto che il 90% dei proprietari dell'usato insiste nel voler vendere il proprio prodotto al prezzo del nuovo, nonostante le palesi differenze di qualità in termini sia costruttivi che energetici etc...etc... io capisco tutte le ragioni dei proprietari dell'usato, ma se casa tua non è aggiornata alle nuove normative, devi capire che o l'aggiorni, o devi abbassare il prezzo in maniera considerevole, e questo indipendentemente da crisi o non crisi, è un dato di fatto, un prodotto vecchio, ha un valore inferiore a quello nuovo e comunque, trattandosi di mattone, ci andrebbero a guadagnare in ogni caso...ma invece i proprietari dell'usato vogliono stra-guadagnare e questo è un difetto che dipende dalle persone e non dal sistema. Il secondo tipo di mercato invece, quello del nuovo, ha due difetti, in primis uno di sistema, ovvero, costruire in Italia costa un sacco di soldi perché ci sono troppe tasse su tutto, a partire dalle tasse dei lavoratori che costano 2 volte se non 2,5 il loro stipendio fino ad arrivare ai materiali che qua costano il doppio che all'estero (io ho visto prodotti italiani costare la metà all'estero, e dire che la ce li devi trasportare il che ha un costo...eppure costano meno che qua da noi dove vengono prodotti, vabbhè), per non parlare degli oneri di urbanizzazione (sembra di pagare degli strozzini) seguiti da tutti gli altri oneri per impianti etc...etc... secondariamente, dalla concezione del "io sono laureato in e quindi mi devi pagare tanto" (questo è un difetto umano)...ehhhh no caro mio, tu sei laureato in architettura od ingegneria perché ti sei scelto un mestiere e senza quella laurea non lo potresti fare...ora, se vuoi essere pagato, produci del lavoro, e vieni pagato in base al reale valore del tuo lavoro...ma purtroppo non è cosi, ed i costi aumentano ancora, senza considerare la burocrazia che rallenta in maniera pesante la costruzione del nuovo od anche il recupero dell'esistente, creando un enorme danno perché si sa, nell'edilizia, il fattore tempo costituisce il 90% del guadagno, se sfori con i tempi, hai un margine d'errore molto basso dopodiché vai in perdita. E lasciate stare ligresti, ricucci e gente come loro, loro non sono costruttori, loro sono finanzieri del mattone paragonabili a monti, quello che fanno loro non ha nulla in comune con chi costruisce case, loro trattano il mercato immobiliare come una transazione bancaria, quindi i danni che hanno fatto e le ladrerie che hanno prodotto, non fatele ricadere su noi costruttori perché loro e noi siamo due categorie piuttosto differenti senza alcunché in comune. In parole povere, costruire il nuovo costa un botto di soldi e quindi non lo puoi vendere a poco, perché matematicamente non ce la puoi fare quindi o tagliano le tasse del 50% o siamo fritti, per l'usato invece matematicamente puoi guadagnare ed anche bene, ma non devi essere avido e questo è un problema difficile da risolvere perché l'italiano è avido nel dna ed infatto abbiamo il re degli avidi al governo !!!
Volevo comprare un immobile nei prossimi due anni approfittando del dimezzamento sicuro dei prezzi,ma mi sto ricredendo,ormai un immobile,anche se regalato,ha dei costi troppo alti e dei ritorni praticamente nulli.
Io volevo acquistarlo per godermelo come seconda casa,visto che la prima già ce l'ho,ma il gioco penso non valga più la candela.
Anzi,se proprio devo essere sincero,mi mangio le palle a non avere venduto anche la prima casa qualche anno fa,almeno a quest'ora sarei liberissimo da ogni catena e potrei pensare seriamente ad andare a godermi i soldi in qualche posto meno problematico dell'Italia
Le palle bisognerebbe mangiarle a chi ha portato alla bancarotta il paese.
Ho sentito fino alla nausea bersani sparare a zero sugli evasori , penso che intendesse parlare della piccola borghesia che con regolari trasferimenti bancari si è acquistata con i risparmi di una o due generazioni uno studio in costa azzurra, o magari ha acquistato titoli francesi per 30000 o 40000 euro,si quando bersani parla di evasori si riferisce a questi tapini , diversamente non si spiegherebbe come mai i paperoni che esportano capitali in svizzera godono di una sospetta indulgenza,
E che dire del baratro che separa il salario di un anonimo mario rossi dai privilegi e dagli introiti della politica.
E che dire della fragilità dei diritti acquisiti degli esodati, e che dire dell' efficacia di politiche economiche che in tempi di recessione impongono nuove gabelle creando nuove leve di disoccupati..... l'elenco dei fallimenti sarebbe lungo ma i capitani che portano il paese al naufragio sono sempre gli stessi , magari cambiano la divisa ma non mollano il timone amano troppo la brezza di mare.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account