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Linee guida Abi perizie immobiliari per i mutui, le caratteristiche del perito idoneo
GTRES

L’Abi (Associazione delle banche italiana) – insieme a Tecnoborsa, Assovib e sette ordini delle categorie professionali coinvolte – ha dato vita alle Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie. Un documento che elenca gli standard da seguire per la definizione del corretto valore di mercato degli immobili, definisce la caratteristiche del perito idoneo e illustra i tre metodi principali di valutazione (confronti di mercato, metodo finanziario e metodo dei costi), riprendendo i principi degli standard internazionali Evs e Ivs.

Il testo rappresenta una sorta di autoregolamentazione alla luce della direttiva mutui 2014/17/UE, che secondo l’Abi diventa un punto di riferimento per almeno 172 banche o gruppi bancari. Presentando il documento, l’Abi ha spiegato: “Con un mercato dei mutui che viaggia a +94,3%, in termini di nuove erogazioni, nel periodo gennaio-ottobre 2015, rispetto allo stesso arco temporale del 2014, qualità ed efficienza delle perizie immobiliari diventano fondamentali: le nuove Linee guida per le valutazioni degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie sono improntate a requisiti di massima trasparenza, certezza ed economicità”. Ma vediamo quali sono i punti salienti contenuti nelle Linee guida Abi.

Il perito

Il perito può essere un dipendente della banca o esterno. In entrambi i casi, devono essere evitati conflitti di interesse. Ciò vuol dire che il perito non può essere un agente immobiliare o aver svolto attività di intermediazione sull’immobile in oggetto; non può avere rapporti di parentela o professionali con il richiedente il finanziamento; non può essere portatore di altro tipo di interesse nell’operazione.

Le competenze professionali del perito

Fatto salvo il diritto a operare di chiunque sia iscritto agli appositi ruoli delle Camere di Commercio o agli Albi professionali, le Linee guida consigliano alla banca committente di richiedere prova delle competenze acquisite tramite certificazioni come la UNI 11558:2014, ISO 17024, oppure la qualifica REV del TEGoVA. Secondo una nota voluta dall’Abi, tuttavia, viene evidenziato che per i dipendenti delle banche i quali svolgono già l’attività di valutazione immobiliare è sufficiente una formazione scolastica tecnica specifica e l’aver maturato esperienza nel settore riconosciuta dallo stesso istituto. Per quanto riguarda l’aggiornamento professionale, le Linee guida consigliano per il perito almeno 60 ore di formazione ogni tre anni da documentare.

La perizia

Ai fini dell’erogazione di un mutuo la perizia deve sempre essere svolta con un sopralluogo fisico interno ed esterno. Può essere fatta “a tavolino” solo nel caso di aggiornamento del valore.

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