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Mutui, Bankitalia: inversione di tendenza per i tassi di interesse, in lieve aumento a gennaio
GTRES

Il 2016 sarà ricordato come un anno particolarmente positivo per il mercato dei mutui, grazie a tassi di interesse che hanno toccato - tanto per il variabile che per il fisso - i minimi storici. Si tratta però di una situazione destinata a cambiare, con un prevedibile aumento dei tassi a partire già da quest'anno. A registrare l'inversione di tendenza, e il primo lieve incremento dei parametri di riferimento, è anche l'ultimo bollettino di Bankitalia.

Secondo Bankitalia, i tassi d'interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,38 per cento (2,32 nel mese precedente). Restano elevate le sofferenze, anche se in diminuzione rispetto ai massimi dei mesi scorsi "Il tasso di crescita delle sofferenze è stato pari al 4,0 per cento su base annua (5,6 per cento nel mese precedente). Quando si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per i prestiti, risulta pari al 12,2 per cento (12,0 per cento in dicembre)".

Quale futuro per i tassi di interesse?

I future sull’Euribor, attualmente negativo resterà tale ancora fino a metà del 2018, per poi salire fino allo 0,64% a fine 2021. La sostanza è che fra 5 anni sarà aumentato di quasi 100 punti base, andando più o meno a pareggiare la differenza che oggi c’è in media tra l'accensione di un mutuo a tasso variabile e di un mutuo a tasso fisso.

Il meno noto Eurirs, calcolato giornalmente dalla European banking federation e che indica il tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano contratti swap a copertura del rischio di interesse, ad aver cominciato a mostrare sensibili movimenti al rialzo nelle ultime settimane.

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