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Il fondo di garanzia per i mutui prima casa rischia di chiudere i battenti. Le risorse stanziate dal Governo a partire dal 2015 per favorire l’accesso al credito sono in esaurimento e il loro rinnovo non è per nulla scontato. Ma cos’è il fondo di garanzia e come funziona?

Fondo di Garanzia, che cos'è?

Il fondo di garanzia è uno strumento istituito con la legge 27 Dicembre 2013, n 147. Finalizzato a favorire l’accesso al credito soprattutto da parte di giovani e lavoratori precari che desiderassero acquistare la prima casa, scontrandosi con le inevitabili difficoltà che le banche pongono a chi si trovi in questa situazione professionale, il Fondo prevede la concessione di garanzie su mutui a copertura del 50% della quota capitale per l’acquisto di un’abitazione principale. La garanzia è richiedibile per mutui ipotecari fino a 250 mila euro (anche per mutui 100%) per acquisto o ristrutturazione e per interventi sull’efficienza energetica. Le banche aderenti alla convenzione si impegnano poi a non richiedere ulteriori garanzie oltre a quella ipotecaria.

Categorie prioritarie per il Fondo di garanzia

L’offerta è aperta a tutti, ma con particolare occhio di riguardo per:

  • giovani coppie, ovvero nuclei familiari costituiti da almeno due anni, coniugati o conviventi, in cui uno dei due componenti abbia meno di 35 anni;
  • nuclei monogenitoriali con figli minori;
  • under 35 con rapporto di lavoro atipico;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari. 

A tali mutui viene inoltre applicato un tasso annuo effettivo globale (Taeg) non superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm). 

Chi può accedere al fondo di garanzia?

I requisiti per poter accedere all’agevolazione sono:

  • non essere proprietari di altri immobili abitativi, ad eccezione di quelli ricevuti per successione o in comodato d’uso gratuito
  • L’immobile deve trovarsi sul territorio nazionale e non essere accatastato come di lusso (categorie catastali A1, A8, A9).

Come presentare la domanda per il Fondo di garanzia?

La domanda si presenta compilando l’apposito modulo disponibile presso la banca (se aderente all’iniziativa) o scaricabile dal sito Consap. Su tale sito si trova anche l’elenco delle banche aderenti.

Fondo di garanzia, i numeri del successo

L’iniziativa, stando ai dati Consap, da inizio anno a settembre 2018 ha registrato 170 operazioni di mutuo per un controvalore di circa 10,1 miliardi di euro, di cui oltre metà ha coinvolto giovani tra i 20 e i 35 anni, per una media di 300 richieste giornaliere. Da gennaio 2015 al 31 marzo 2018, le richieste ammesse sono state 58.501 per un importo di garanzie rilasciate pari a 3,3 miliardi di euro.

Le risorse tuttavia si esauriranno entro dicembre 2018, come segnalato da Abi in un’audizione alla Camera, e non si trova traccia di un suo rinnovo nella manovra 2019. Il direttore generale di Abi, Giovanni Sabatini, nel corso dell’audizione ha lanciato un appello per il rifinanziamento di uno strumento che ha permesso l’acquisto di casa a molti giovani che altrimenti non avrebbero potuto permetterselo. Richiesta rilanciata anche da Adiconsum. Secondo il Sole 24 Ore, servirebbe una cifra compresa fra i 150 e i 200 milioni, per coprire il fabbisogno per i successivi 12 mesi. Tuttavia al momento non c’è evidenza che tale appello sia stato ascoltato.

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