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mutuo cointestato
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Il mutuo cointestato è tale perché ha più di un titolare: ma quanti possono essere gli intestatari di un mutuo? Cosa comporta essere intestatario di un mutuo? Come aggiungere un intestatario a un mutuo? A queste e altre domande cerchiamo di rispondere di seguito

Chi è il cointestatario di un mutuo?

L’intestatario di un mutuo è il titolare del contratto di finanziamento per l’acquisto della casa, ovvero colui che si impegna con la banca a restituire a determinate condizioni la somma di denaro chiesta e ottenuta con il mutuo. Gli intestatari possono essere più di uno: tutti i titolari del finanziamento si chiamano quindi cointestatari e rispondono allo stesso modo presso la banca dell’obbligo di restituire il prestito.

Quanti possono essere gli intestatari di un mutuo?

In teoria non c’è limite al numero di intestatari che un mutuo può avere; in pratica sono raramente più di due. Solitamente si tratta di figlio e genitore o di una coppia di coniugi o di compagni di vita. Spesso è la stessa banca che, in situazioni che richiedono maggiore garanzia, pongono come condizione che il mutuo abbia più di un intestatario, o che abbia un intestatario e un garante (si tratta però di una relazione diversa).

Cointestatari del mutuo non parenti

Cosa succede se i cointestatari del mutuo non sono parenti? Dal punto di vista della banca, nulla; non è infatti richiesto che ci sia legame di parentela tra i titolari. È quindi possibile che i cointestatari siano anche semplici coinquilini o amici. Il problema casomai si pone se la mancata parentela crea una difficoltà dal lato dei cointestatari stessi; un litigio o una mancanza di volontà di onorare il debito, pesando sull’altro cointestatario, è difficile da impugnare anche legalmente in assenza di un rapporto di parentela o di un legame sancito dalla legge.

Cointestatario del mutuo non proprietario di casa

Chi fa il mutuo deve essere anche proprietario della casa? In realtà no. Si può essere cointestatari del mutuo a prescindere dalla quota di proprietà posseduta nell’immobile sottostante. Si può non essere affatto proprietari della casa ma essere cointestatari del mutuo; o si può avere una quota del 10 o del 60 per cento ed essere cointestatari, in ogni caso al 50 per cento, del mutuo. Nel caso in cui però non si possiedano quote di proprietà dell’immobile, non sarà possibile scaricare gli interessi passivi del mutuo dalla dichiarazione dei redditi. In caso invece si abbia una quota anche minima della proprietà dell’immobile, se si è anche intestatari del mutuo, si potrà scaricare una quota di interessi passivi pari a quella di tutti gli altri cointestatari (50 per cento per due cointestatari, 33 per cento per tre cointestatari e così via).

E’ meglio che il mutuo abbia uno o più intestatari?

Per il debitore, è certo meglio che gli intestatari del mutuo siano più di uno, in quanto si dividono le spese. È anche vero che più sono gli intestatari del mutuo, più aumenta la probabilità che qualcuno decida di smettere di pagare, lasciando le spese in capo agli altri. Ecco perché raramente si hanno più di due intestatari e perché solitamente sono parenti o persone di cui ci si fida molto. Dal punto di vista della banca, la presenza di più intestatari dovrebbe costituire una garanzia maggiore, tuttavia, proprio per quanto detto sopra, spesso è preferibile chiedere la presenza di un garante il quale, se la rata del mutuo non viene pagata, risponde col proprio patrimonio al posto dell’intestatario del mutuo.

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