Il tema della sostenibilità ambientale è molto caldo e attorno ad esso c’è grande attenzione. Nella vita di tutti i giorni è possibile fare qualcosa per ridurre l’impronta di carbonio, anche quando si utilizza il personal computer. Il ruolo giocato dalla tecnologia è infatti molto importante. Secondo la Commissione europea, entro il 2040 strumenti e servizi digitali - come le applicazioni aziendali, i dispositivi degli utenti finali, i server e le altre infrastrutture - produrranno il 14% delle emissioni globali.
A ricordarlo al Sole 24 Ore sono Angelo Rosiello e Anna Maria Rosati, partner e principal di Oliver Wyman ed esperti del settore. La sostenibilità del settore IT riguarda tanto i software quanto l’hardware. Nel primo caso, ad esempio, come spiegato dai consulenti al quotidiano economico, nel progettare le applicazioni gli architetti e gli sviluppatori dovrebbero considerare la sostenibilità tra i requisiti non funzionali; mentre nel secondo sarebbe auspicabile un utilizzo più consapevole del pc.
Ma in che modo? A tal proposito, i consulenti di Oliver Wyman hanno fornito otto consigli per ridurre l’impronta di carbonio del proprio pc:
impostare le opzioni di power saving offerte dal sistema operativo;
ridurre la luminosità dello schermo;
impostare il tema scuro/dark mode del sistema operativo;
chiudere i programmi in esecuzione non necessari e le finestre o le tab non usate del browser;
spegnere il bluetooth e il wifi se non in uso;
spegnere il laptop se non si prevede di usarlo per lungo tempo, anziché metterlo in standby e staccare la presa dell’alimentatore;
condividere via e-mail i documenti tramite un link a folder condiviso, anziché inviare i file veri e propri;
al momento dell’acquisto di un nuovo pc/laptop consultare le stime sull’impatto ambientale dichiarate dai produttori di computer.
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