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parco agrisolare
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Sono aperte le domande per ottenere i fondi previsti dal bando parco agrisolare da 1 miliardo di euro. Per inoltrare la richiesta, sull’apposita piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, c’è tempo fino alle 12 di giovedì 12 ottobre 2023. Scopriamo quali sono i requisiti necessari per ricevere i contributi e a quanto ammontano le somme che possono essere richieste.

Cos’è il bando parco agrisolare?

Il secondo bando parco agrisolare punta all'assegnazione delle risorse previste, che verranno concesse tramite una procedura a sportello gestita dal GSE in qualità di Soggetto Attuatore. Si tratta di una misura volta alla selezione e al finanziamento di interventi che consistono nell'acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all'attività delle imprese beneficiarie.

Contestualmente, possono essere eseguiti uno o più interventi complementari di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture quali la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dai tetti, la realizzazione dell'isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione.

Congiuntamente alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico, che in questo bando potrà avere una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp, sarà possibile richiedere un contributo per l'installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile

A chi è rivolto il bando?

Il decreto del MASAF n. 211444 del 19 aprile 2023 stabilisce che l'accesso alle risorse per lo sviluppo del “Parco Agrisolare" sia riservato esclusivamente ai seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • imprese agroindustriali;
  • indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
  • soggetti precedentemente citati costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d'impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

A quanto ammontano le somme?

Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse disponibili ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2, e, a seguito della pubblicazione dei decreti ministeriali del 21 dicembre 2022, del 30 marzo 2023 e del 20 luglio 2023, quest'ultimo recante un primo elenco di soggetti riammessi a seguito di riesame e di soggetti beneficiari che hanno presentato rinuncia all'agevolazione, risultano da assegnare con il secondo Bando risorse residue pari a 997.655.895,925 euro.

Una quota pari ad almeno il 40% è destinata al finanziamento dei progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le risorse complessivamente stanziate sono così suddivise:

  • una quota di risorse pari a 697.655.895,925 euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria, come descritti all'Allegato A, Tabella 1A, del Decreto;
  • una quota di risorse pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in altri prodotti agricoli, come descritti all'Allegato A, Tabella 2A, del Decreto;
  • una quota pari a 75 milioni di euro è destinata alla realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, come descritti all'Allegato A, Tabella 3A, del Decreto;
  • una quota pari a 75 milioni di euro è destinata alla realizzazione degli interventi nel settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo di cui all'articolo 2, comma 3, del Decreto, come descritti all'Allegato A, Tabella 4A, del Decreto.

Tra le principali novità del nuovo bando occorre segnalare: 

  • incremento dell'intensità di aiuto massima concedibile fino all'80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo;
  • introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
  • partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
  • spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro. 

Come fare la domanda?

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall'Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023. 

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