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Visual Capitalist

L’analisi pubblicata da Visual Capitalist sui costi di Internet nel 2025 mette in luce quanto profondamente vari il prezzo dell’accesso alla rete da una nazione all’altra. Il parametro preso come riferimento è il costo medio per megabit al secondo (Mbps) per le connessioni fisse: così, non si confrontano semplicemente le bollette mensili, ma “quanto si paga per la velocità”. 

Al vertice della classifica troviamo gli Emirati Arabi Uniti, dove il costo medio è di 4,31 USD per Mbps — tra i più alti al mondo.  Poco al di sotto c’è il Ghana, con circa 2,58 USD per Mbps

Sul fronte opposto, tra i paesi che offrono Internet “più conveniente” spiccano nazioni dell’Europa dell’Est: la Romania, in particolare, registra un costo medio di 0,01 USD per Mbps, praticamente una frazione infinitesimale rispetto ai casi più “duri”. Altri paesi dell’area — come Russia e Polonia — compaiono anche loro nella fascia più economica. 

A livello globale, il costo medio si aggira attorno a 0,24 USD per Mbps. Nei paesi economicamente più sviluppati, le tariffe per unità di velocità tendono ad essere più contenute, grazie a infrastrutture più avanzate e mercati più competitivi.

In Asia la situazione è a macchia di leopardo: paesi come Cina, Corea del Sud e Vietnam offrono tariffe abbastanza basse, mentre altri — Pakistan, Indonesia, Hong Kong, Bangladesh — risultano sorprendentemente più costosi. 

Secondo la tabella di confronto, l’Italia figura con un costo medio di 0,04 USD per Mbps. Questo posiziona il paese tra le nazioni dove, in termini di velocità per dollaro, l’accesso a Internet risulta relativamente conveniente — non certo ai minimi assoluti come Romania, ma decisamente in una fascia favorevole rispetto a molte realtà più costose.

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