Il progetto di finanziamento a cura di LendLease verrà posto a base di un prossima procedura di gara e prevede una concessione per la realizzazione e gestione dei servizi del campus per i prossimi 30 anni: il promotore si impegna a cofinanziare la realizzazione dell’opera e l’ateneo a riconoscerà un canone annuo omnicomprensivo di circa 20 milioni di euro, in linea con le attuali spese di gestione degli edifici di Città Studi.
La spesa complessiva è prevista intorno ai 335 milioni di euro di cui 135 di finanziamento pubblico, 58 versati dall’Università e 142 dalla società LendLease. Il tutto non comporterà la vendita del patrimonio immobiliare di Città Studi. La struttura dovrebbe accogliere poco più di 18 mila studenti, di cui quasi 700 stranieri. A questi, si aggiungono circa 1.800 ricercatori e poco meno di 500 tra tecnici e amministrativi: oltre 20 mila persone che andrebbero a popolare l’area di Expo 2015.
Il progetto del nuovo Campus, firmato dallo studio di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, fanno sapere dalla società LendLease, si basa su alcuni cardini:
Le corti: il nuovo Campus riprenderà alcuni caratteri fondamentali della sede storica dell’Università Statale nel centro di Milano, come la struttura a corte che circonderà la grande piazza centrale.
Mattoni parametrici: le pareti degli edifici del nuovo Campus saranno tutte rivestite in mattoni che, partendo da una progettazione digitale parametrica saranno disposti e assemblati anche grazie all’ausilio di robot, così da andare a rappresentare immagini o simboli, costituendo una “facciata parlante” tridimensionale, potenzialmente riconfigurabile.
Common ground e università aperta: l’architettura del nuovo Campus promuove l’apertura dell’università al quartiere grazie anche a passaggi pedonali attraverso le corti e i chiostri interni. Il piano terra degli edifici sarà in larga parte trasparente, per mostrare gli ambienti didattici al pubblico, riaffermando il valore di un rapporto più stretto tra città e ricerca scientifica.
Armonia tra città e natura: Il complesso architettonico sarà circondato da spazi verdi. Oltre ai chiosti e alle coperture, orti botanici, serre sperimentali e campi sportivi si riallacceranno al lungo parco lineare del Decumano e alle vie d’acqua navigabili dell’ex area Expo. L’intero Campus sarà pedonalizzato e la fornitura di energia sarà pienamente sostenibile anche grazie a un polo tecnologico dedicato.
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