Il muro portante è un elemento strutturale fondamentale di un edificio realizzato con il sistema dei setti portanti, che hanno il compito di trasferire i carichi che gravano alle fondamenta. È importante notare la differenza dei muri portanti dal tramezzo, il quale funge da semplice elemento divisorio interno – dunque non portante, e dalla tamponatura, elemento che separa l'interno dall'esterno dell'edificio ma non supporta carichi strutturali. Ecco cosa sapere su questo elemento e come capire se il muro è portante o no.
A cosa serve un muro portante?
La muratura portante è una tecnica di costruzione edilizia con origini antiche, risalenti addirittura a civiltà come gli Egizi, i Romani e i Greci. Tale tecnica consiste nell’utilizzo di materiali come pietra, laterizio o calcestruzzo per realizzare pareti portanti; queste avranno come obiettivo supportare l’intero peso della struttura edilizia.
I muri portanti, detti anche muri maestri, rappresentano l’ossatura dell’edificio, trasferendo i carichi verticali alle fondamenta e garantendo la stabilità dell’intera costruzione. Oltre a sostenere il peso dell’edificio, sono progettati per resistere alle sollecitazioni orizzontali, come quelle generate da eventi sismici o dal vento, prevenendo così il rischio di crollo.
Le tipologie di muro portante
I muri portanti possono essere realizzati in diversi materiali; l’imperativo, durante la costruzione, rimane la corretta distribuzione del peso all’uso adeguato di leganti fra le unità di muratura. Tra i tipi più comuni abbiamo il muro portante in pietra, uno dei materiali più antichi per la muratura. Le pietre verranno dunque adeguatamente tagliate ed impilate con lo scopo di creare pareti stabili e resistenti al tempo ed alle sollecitazioni.
Anche il muro portante in laterizio è molto comune grazie alla facilità di posa e alle buone proprietà strutturali e termiche di questo materiale. Negli edifici moderni è molto diffusa la presenza di pareti portanti in calcestruzzo: questi offrono grande resistenza ai carichi e sono utilizzati spesso in edifici antisismici.
Per muratura mista s’intende, invece, la realizzazione di un muro con diversi materiali alternati – come tufo e laterizio - per sfruttare i vantaggi di ciascuno. Risalente all’epoca degli antichi romani, questo tipo di muratura veniva realizzata per risparmiare sui costi, riutilizzando materiali già usati in precedenza (ovvero i cosiddetti materiali di ripiego).
Le caratteristiche della muratura portante
I muri portanti offrono caratteristiche ben definite, le quali non sono dipendenti dalla tipologia del materiale di costruzione. Come sottolineato in precedenza, la caratteristica principali dei muri portanti è la loro resistenza, garantendo di sopportare sforzi strutturali importanti e donando stabilità e sicurezza agli edifici.
Inoltre, la muratura portante contribuisce all’efficienza energetica grazie al buon isolamento termico che può offrire, riducendo così la dispersione di calore e gli sprechi energetici. Un'altra caratteristica importante è l’isolamento acustico- dato dalla densità dei materiali utilizzati - che aiuta a limitare i rumori indesiderati all’interno dell’edificio.
Come si fa a capire se un muro è portante?
Durante i progetti di ristrutturazione, è fondamentale saper riconoscere quali muri sono portanti all’interno di un edificio, mantenendo intatta la stabilità dell’edificio stesso, così da mantenerne la sicurezza strutturale.
Per capire quale sia un muro portante interno di una struttura o comunque quanti muri portanti ha una casa, si consiglia in primis di consultare i documenti di costruzione originali, i quali offriranno informazioni dettagliate sulla disposizione strutturale dell’edificio. Nel caso in cui tali documenti non siano disponibili, si possono esaminare le piantine dei piani superiori dell’edificio: i muri portanti, infatti, si estendono verticalmente attraverso più piani.
Altro consiglio è quello di condurre un’ispezione visiva: lo spessore dei muri portanti è genericamente maggiore rispetto a quello dei semplici muri divisori, inoltre spesso sono rinforzati con travi orizzontali o pilastri verticali.
Nel caso si desideri una verifica più approfondita, ci si può rivolgere a figure professionali, le quali, attraverso dispositivi di rilevamento strutturale (come sonar o risonanze magnetiche), otterranno una mappatura precisa della struttura, identificando con certezza i muri portanti.
Muro portante o pilastro? Un dubbio che hanno in molti. Oltre a svolgere la sua funzione portante, la muratura portante assolve anche a quella di separatore tra esterno e interno, o nel caso della muratura interna di separare gli ambienti interni. Il pilastro svolge invece la funzione strutturale di sopportare i carichi.
Cosa si può fare su un muro portante?
Sui muri portanti è possibile eseguire degli interventi limitati e, soprattutto, solamente con il supporto di un professionista qualificato, come un ingegnere o un architetto. Per esempio, è possibile realizzare un’apertura di varchi, come porte o finestre, ma solo in seguito ad aver calcolato e predisposto adeguati rinforzi strutturali.
È possibile effettuare anche una demolizione parziale o completa dei muri portanti, ma esclusivamente previa progettazione di soluzioni alternative, come l'inserimento di travi o pilastri per redistribuire i carichi. Nel caso il progetto richieda ciò, si può effettuare anche una modifica contraria, ovvero un rinforzo e consolidamento dei muri utilizzando materiali come calcestruzzo armato o acciaio per migliorare la capacità portante.
Quanto si può bucare un muro portante?
Solitamente, i muri con uno spessore pari o inferiore a 10-15 cm non hanno funzione portante e possono essere modificati senza particolari precauzioni strutturali. Tuttavia, è importante rivolgersi a un tecnico qualificato, in quanto per procedere con i lavori è necessario presentare una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Questa pratica edilizia può essere inoltrata al Comune esclusivamente da un professionista abilitato.
Quindi si possono toccare i muri portanti e quando? No, perché rappresentano lo scheletro della casa e non possono essere rimossi, altrimenti sussisterebbe il rischio che l'abitazione crolli o sia fortemente sollecitata da scosse di terremoto o raffiche di vento. Se ci sono crepe sui muri di casa portanti è necessario chiedere un parere da un professionista che possa comprendere la gravità della lesione ed eventualmente intervenire.
Quali sono i muri portanti di un condominio?
In genere, i muri portanti di un condominio si trovano lungo il perimetro dell’edificio, nei vani scala e in corrispondenza di alcune pareti interne più spesse e si estendono attraverso più piani. A differenza dei muri divisori, i muri portanti non possono essere rimossi o modificati senza il via libera di un tecnico professionista, il quale valuterà il tipo d’intervento richiesto.
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