
A Milano, nel cuore di Porta Nuova, il più moderno distretto finanziario italiano, ha aperto i battenti un nuovo spazio espositivo completamente gratuito. Si tratta della terza sede di Cubo, il museo d’impresa del Gruppo Unipol già presente a Bologna in due diversi punti della città.
Situato all’interno del grattacielo Unipol Tower, già ribattezzato nel capoluogo lombardo come “Nido verticale”, Cubo vedrà avvicendarsi nel corso del tempo i capolavori appartenenti al patrimonio del gruppo assicurativo.
Si tratta di una collezione cresciuta nel corso degli anni grazie agli acquisti di opere di rappresentanza destinate agli uffici di direzione e alle grandi sale riunioni delle varie sedi. A seguito di processi di fusione con altre compagnie come Sai, Fondiaria, Milano Assicurazioni, le opere sono poi confluite in un unico patrimonio che permette di attraversare più di un secolo di arte italiana.

Lo spazio Cubo e la Torre Unipol
La passeggiata nel quartiere avveniristico di Porta Nuova si arricchisce di una nuova tappa fruibile gratuitamente dai cittadini milanesi e dai turisti.
Lo spazio espositivo si trova al pian terreno della Torre Unipol, il grattacielo di 125 metri di altezza progettato dallo studio Mario Cucinella Architects. Completata ormai da qualche mese ospita la nuova sede della compagnia assicurativa a pochi passi da piazza Gae Aulenti. L’edificio, realizzato in vetro e acciaio (con un corpo centrale in cemento armato) sorge per la precisione tra via Melchiorre Gioia e via Castiglioni e si sviluppa su 23 piani fuori terra e 3 piani interrati, per una superficie complessiva di 33.000 mq. La sua forma ellittica e il rivestimento, caratterizzato da una struttura a rombi, le conferiscono il suo aspetto distintivo da cui deriva il soprannome di Nido Verticale.
L’arte come connessione: il progetto espositivo
Il progetto espositivo intitolato “Sliding”, vedrà avvicendarsi nel corso del tempo i capolavori appartenenti al patrimonio del Gruppo.
Per l’apertura avvenuta nel mese di aprile sono state scelte cinque opere ( di Beverly Pepper, Quayola, Larry Rivers, Stefano Ronci e fuse* ) che, pur presentando grandi differenze dal punto di vista della poetica e del formato, condividono una forte spinta ai temi dell’innovazione.
L’esposizione copre un arco temporale che va dagli anni Sessanta a oggi e abbraccia tecniche che spaziano dalla scultura in acciaio all’installazione al neon, dalla scansione 3D al collage su legno, fino all’installazione multimediale. Le cinque opere hanno un tuttavia un unico filo conduttore: l’arte come frutto di molteplici connessioni, sia quella tra passato, presente e futuro, sia tra la realtà fisica e quella virtuale.

Gli autori e le singole opere
Il titolo della rassegna è “Sliding”, un termine che rimanda al concetto di “scorrimento” in base al quale opere diverse subentreranno nel corso del tempo sostituendosi alle precedenti.
Si parte con “Unseen Flora” (2023) del gruppo artistico italiano fuse* che consiste in un’installazione audio e video che regala una prospettiva inedita sul mondo delle rappresentazioni di piante, funghi e coralli tratti dalle illustrazioni visionarie di quattro scienziati e artisti britannici immaginari, Charlotte Bancroft, Beatrice Hastings, Edmund Thorne e Theodore Winslow. Attraverso una raffigurazione surreale del regno naturale, l’opera pone l’attenzione dello spettatore sul contesto dell’era digitale contemporanea, dove l’introduzione dell'intelligenza artificiale e dei sistemi di generazione di immagini hanno reso i confini tra reale e virtuale sempre più labili.
Occupa uno spazio centrale del percorso “Features of Italy” (1961) di Larry Rivers, artista statunitense, affermato jazzista e regista sperimentale. Grazie all’uso di differenti tecniche come la pittura ad olio, il disegno, l’intaglio del legno e il collage, nell’opera esposta emerge una dissacrante ironia, ( come sottolinea l’accostamento tra la fotografia del Papa, simbolo identificativo di Roma, e quella delle automobili FIAT, emblema dell'industria torinese).
Beverly Pepper, che si forma in giovane età con studi legati al design pubblicitario per poi approdare alla scultura, è presente con l’opera “Virgo, rectangle twist” (1967). La struttura in acciaio specchiato permette all'osservatore di divenire parte integrante dell’opera grazie alle sue superfici riflettenti.
È di Quayola, media artist tra i più affermati al mondo, l’opera “PP_T011.A12” (2016), parte del progetto “Pleasant Places”, omaggio a Van Gogh e ai suoi paesaggi provenzali. Partendo dalle fotografie dei paesaggi che hanno ispirato gli Impressionisti, Quayola ne trae una mappatura 3D dalla quale cattura dei fotogrammi successivamente stampati. L’esito del processo restituisce, apparentemente, l’immagine di un albero spoglio: avvicinandosi, però il visitatore può notare come i rami, le foglie ed il fusto siano composti da linee geometriche asciutte, colori RGB su fondo nero, come se un’improvvisa glaciazione avesse congelato i soggetti consentendone una raffigurazione astratta.
Sulla geometria si fonda anche parte dell'immaginario di Stefano Ronci, altro artista presente in Unipol Tower. Nell'opera esposta intitolata “DiecialCUBO” (2022) l’uso di materiali specchianti sembra favorire una relazione diretta con il fruitore.
Orari e di apertura e visite guidate
Per saperne di più, Cubo offre ai visitatori, singoli o gruppi di tutte le età, la possibilità di usufruire di visite guidate a tutti gli spazi del museo. Partendo dallo spazio accoglienza, con accesso diretto da piazza Gae Aulenti, il visitatore può ammirare il suggestivo The Wall, dove sono trasmesse in sequenza tutte le iniziative più importanti realizzate da Cubo nel corso degli anni. Attraverso la Digital Box è possibile scoprire l’opera multimediale della mostra Sliding. Il percorso si conclude con la visita alle altre opere collocate nella Torre Unipol. Per raggiungere Cubo dai diversi punti della città esistono diverse alternative: è possibile arrivare facendo un breve tragitto a piedi dalla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi oppure dalla linea verde della metropolitana( dalle fermate Gioia o Garibaldi).
Lo spazio espositivo è aperto dal lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 20 e il sabato dalle 11.30 alle 17.30. Per ulteriori informazioni: https://www.cubounipol.it/it


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