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Un boato ha scosso l’alba milanese di ieri, 30 giugno, risvegliando residenti e lavoratori nella zona di CityLife. Intorno alle 6:30, una delle maxi insegne “Generali” adagiate sulla cima della Torre Hadid, quella detta lo “Storto”, alta circa 192 metri, ha ceduto, piegandosi sul tetto della torre senza precipitare a terra. Per fortuna non si sono verificati danni a persone e alla struttura. Ecco perché è successo.

Come è crollata l’insegna di Torre Generali

Secondo i primi riscontri dei Vigili del Fuoco, intervenuti tempestivamente sul posto, la caduta è dovuta al cedimento di uno o più elementi del reticolato di sostegno in acciaio, verosimilmente uno dei tubi portanti. L’insegna, lunga circa 15 metri e estremamente pesante, si è inclinata fino a restare appoggiata sulla sommità dell’edificio, fortunatamente senza provocare danni né coinvolgere persone.

Torre Generali, scatta l’emergenza

Il crollo ha innescato subito l’avvio del protocollo sicurezza: la piazza “Tre Torri” è stata evacuata, transennata e interdetta, mentre la fermata M5 Tre Torri e il vicino CityLife Shopping District sono stati temporaneamente chiusi. Intorno all’edificio si sono schierati Vigili del Fuoco, Polizia Locale, personale di manutenzione e tecnici, che hanno proceduto a mettere in sicurezza la zona e limitare ogni potenziale rischio .

Nessun ferito, smart working per i dipendenti

Gli uffici della Torre Generali, ospitando circa 2.000 persone, sono stati immediatamente svuotati: il personale è stato invitato a lavorare in smart working fino a nuovo ordine. Gli interventi hanno avuto successo: l’insegna è stata affidata in sicurezza, garantendo che non cadesse completamente.

Ipotesi e indagini in corso

Al momento gli investigatori, inclusi tecnici dei Vigili del Fuoco, stanno valutando se il cedimento sia attribuibile a difetti di progettazione, fatica dei materiali nel tempo, o fattori estremi come le alte temperature registrate in questi giorni. Anche la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per “crollo colposo”, per accertare eventuali responsabilità.

Lo Storto e la sua gigante

La Torre Hadid, soprannominata anche “lo Storto” per la sua iconica torsione, è stata completata nel 2017 su progetto della celebre architetta Zaha Hadid. L’insegna gigante, installata alcuni anni dopo, necessitò di ben 15 voli in elicottero per posizionarne le pesanti componenti.

Torre Generali, i prossimi passi dopo l’incidente

Al momento, le priorità sono tre. Prima di tutto, completare la messa in sicurezza definitiva dell’insegna, per evitare ulteriori rischi: i tecnici stanno lavorando con gru e sistemi di ancoraggio per stabilizzare e rimuovere in modo controllato la struttura danneggiata. In parallelo, sarà effettuata una verifica strutturale completa dell’edificio, per accertarsi che non ci siano danni più estesi né problemi alla stabilità della torre. Infine, sul fronte legale, la Procura di Milano ha avviato un’indagine per fare chiarezza su quanto accaduto: al momento si ipotizza il reato di crollo colposo, e saranno passati al vaglio i progetti, le manutenzioni e tutte le responsabilità connesse alla sicurezza della struttura.

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