È partita a luglio la grande trasformazione dell’Ex-Scalo Ravone: un intervento di rigenerazione urbana da 38 milioni di euro che cambierà il volto di un’area oggi segnata da traffico pesante e discontinuità funzionali. Il nuovo Distretto del Mutualismo, dell’Innovazione e dell’Economia Collaborativa, promosso dal Comune di Bologna nell’ambito del programma “Città della Conoscenza”, è affidato a un team multidisciplinare guidato dallo studio di architettura internazionale Settanta7, con la partecipazione di West8, Rizoma Architecture, Studio Perillo, La Stanza C, Vibes, Studio Valle Progettazione e Sidel Ingegneria.
Il cuore dell’operazione è la restituzione alla cittadinanza di un’area strategica di oltre 120 mila metri quadrati, oggi in gran parte impermeabilizzati. Il nuovo distretto sarà car-free, attraversato da percorsi ciclabili e pedonali che confluiranno in una Promenade verde, spina dorsale del progetto. La riconversione ambientale ribalta i parametri attuali: l’80% delle superfici diventerà permeabile, contro il 20% odierno.
La rigenerazione ecologica si concretizza nella creazione di una foresta urbana con oltre 1000 nuovi alberi, piantumati con specie autoctone per favorire biodiversità e resilienza climatica. Gli alberi avranno anche un ruolo di mitigazione acustica: uno studio di soundscape ha guidato la loro collocazione per contenere l’impatto sonoro degli eventi sul quartiere circostante.
Gli spazi aperti saranno organizzati in luoghi tematici: l’Agorà al posto dell’attuale parcheggio, cuore pulsante delle attività collettive; il Giardino Nascosto, più intimo; il Giardino nel Bosco come cerniera verso la foresta urbana; la Piazza dello Sport con playground e aree ombreggiate. Una passerella ciclopedonale collegherà il distretto ai Prati di Caprara, creando un continuum verde strategico per la città.
Il progetto coinvolge sette edifici principali (6, 7, 8, 9, 12, 16, 19), ognuno rifunzionalizzato con nuove destinazioni coerenti con i principi di mutualismo e innovazione sociale:
- Edificio 6: centro polifunzionale per eventi, cultura e sport indoor con spazi di ristoro.
- Edificio 7 – Artown: residenze temporanee, co-working e un grande spazio coperto per eventi all’aperto.
- Edificio 8: laboratori, atelier, bistrot e spazi espositivi, con rivestimento tessile e copertura a shed che ospita un campo fotovoltaico.
- Edificio 9: nuova quinta urbana accogliente accanto all’Agorà.
- Edificio 12: co-working, conferenze ed esposizioni, con hall inclusiva aperta sull’asse viario principale.
- Edificio 16: polo per lo sport indoor con spazi flessibili e servizi accessori.
- Edificio 19: consolidato strutturalmente per ospitare attività strategiche all’interno del parco.
Il linguaggio architettonico unisce recupero delle strutture storiche, efficientamento energetico e nuovi volumi leggeri e trasparenti, in dialogo con il passato industriale del sito.
Il Distretto Ravone è concepito come laboratorio urbano in cui architettura, ecologia e comunità convergono. Il processo partecipativo ha orientato le scelte di progetto, con l’obiettivo di garantire spazi realmente inclusivi.
«Questo intervento restituisce alla città un frammento prezioso e oggi sottoutilizzato, trasformandolo in un luogo di cultura, socialità e sostenibilità», sottolineano da Settanta7, cui è affidato il coordinamento generale e la progettazione architettonica.
La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2027. Se rispettati i tempi, Bologna si doterà di uno dei più significativi esempi italiani di rigenerazione urbana integrata e orientata al futuro.
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