Evergrande è forse riuscita a evitare ancora una volta il default. Il gruppo immobiliare di Shenzhen, che è oberato da un debito-monstre ed è considerato una mina vagante per il sistema finanziario cinese, ha pagato alla scadenza del periodo di grazia i bond detenuti da un fondo che erano arrivati a maturazione l'11 ottobre. Lo segnalano diversi media cinesi.
Entro il 10 novembre Evergrande avrebbe dovuto pagare qualcosa come 148 milioni di dollari per coupon scaduti un mese fa. Secondo il South China Morning Post è riuscito a effettuare questo pagamento. Il Nikkei Asia invece suggerisce che non tutte le transaizoni siano state completata.
La crisi di Evergrande
La situazione, in ogni caso, resta critica per il gruppo di sviluppo immobiliare che ha un debito che s'aggira attorno ai 266 miliardi di euro. Entro il prossimo mese di giugno, arriveranno a scadenza bond e prestiti per 240 miliardi di yuan (32,5 miliardi di euro). E prima della fine dell'anno, dovr? raggranellare 71,4 milioni di euro per onorare le scadenze.
La compagnia cinese è riuscita, finora, a evitare per un soffio la bancarotta, effettuando all'ultimo momento una serie di pagamenti mancati alla loro scadenza. Nel denunciare carenza di liquidità, il gruppo sta cercando di vendere partecipazioni e asset per riuscire a restare sopra la linea di galleggiamento. Negli ultimi giorni - secondo SCMP - è riuscita a disfarsi della sua partecipazione nel HengTen Networks Group per 144 milioni di dollari.
Ipoteca sulla casa più costosa della Cina
Inoltre il numero uno del gruppo, Hui Ka-yan, ha messo un'ipoteca sulla sua stessa casa ultra-lusso di Hong Kong, che è tuttora l'immobile più costoso del territorio semi-autonomo cinese, con un valore di mercato stimato in 89 milioni di euro.
L'evoluzione della crisi Evergrande è osservata con grande preoccupazione sia a Pechino sia sugli altri mercati. Si teme, infatti, un effetto-domino che vada a colpire anche il settore finanziario, non solo in Cina.
Alcuni giganti immobiliari cinesi sono andati in sofferenza sia a causa dell'andamento negativo del mercato, sia per i livelli d'indebitamento raggiunto, sia anche per una serie di nuove regolamentazioni imposte dalle autorità rispetto all'esposizione debitoria.
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