
Sbancare ai premi Oscar non sempre fa rima con sbancare al botteghino. Dopo l'assegnazione dei premi Oscar, che hanno visto trionfare, tra tutti, le pellicole "Oppenheimer" di Christopher Nolan e "Povere Creature" di Yorgos Lanthimos, il dibattito è aperto tra i fan di questo e quel film, e sorge come sempre la questione del seguito di pubblico, che in alcuni casi non si accompagna necessariamente con la copiosa assegnazione di statuette.
La differenza tra incassi e premi della critica si fa particolarmente evidente se si confrontano anno per anno i vincitori del premio al miglior film con i film che hanno registrato i migliori incassi. Nel 2023, ad esempio, se, come detto, a trionfare agli Oscar è stato "Oppenheimer", la sua posizione scende alla numero tre se si considerano i migliori incassi: dove a trionfare è stato "Barbie" di Greta Gerwig, che ha portato a casa solo il premio per la miglior canzone. Se "Oppenheimer" ha incassato quasi 1 miliardo di dollari nei cinema lo scorso anno, "Barbie" ne ha guadagnati 1,446 miliardi.
La differenza tra il vincitore del premio come Miglior Film e il film con il maggior incasso al botteghino è stata particolarmente evidente nel 2021. "Spider-Man: No Way Home" della Marvel ha incassato circa 1,9 miliardi di dollari, mentre il vincitore dell'Oscar di quell'anno, "CODA", ha guadagnato solo 2 milioni di dollari. Questo può essere attribuito alla distribuzione in streaming su Apple TV+, Amazon Prime Video o Netflix; "CODA", prodotto da Apple Studios, è stato proiettato solo nei cinema di tre paesi: Italia, Messico e Corea del Sud.
L'utilizzo di questa sorta di scappatoia ha permesso a "CODA" di prevalere su film epici con cast stellari come "Dune", che ha incassato 433 milioni di dollari, o "Don't Look Up", un progetto di Netflix, che è riuscito a ottenere una nomination nonostante abbia generato solo 791.000 dollari in Portogallo, nei Paesi Bassi, in Italia e in Corea del Sud.
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