Con 759 medaglie vinte, l'Italia è il settimo Paese al mondo per numero di riconoscimenti olimpici incassati nel corso della storia. Con l'approssimarsi dell'apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, che avranno inizio il prossimo 26 luglio e vedranno sfidarsi 10.500 atleti da tutto il mondo, l'attesa è alle stelle, e nel frattempo ci piace fare un po' di conti.
Il Paese più premiato, non fosse altro che per dimensioni territoriali e per conseguente varietà di atleti prodotti, sono manco a dirlo gli Stati Uniti, che hanno rivendicato ben 2959 medaglie. Un successo coadiuvato anche dai sostanziosi finanziamenti destinati allo sport, con un Comitato Olimpico e Paralimpico che negli Usa ha destinato oltre 750 milioni di dollari alle federazioni sportive nazionali dal 2000.
Il secondo paese più medagliato, l'ex URSS, totalizza meno di metà delle medaglie dell'eterno rivale d'Oltreoceano. Durante il regime comunista, i programmi atletici statali in Russia divennero sempre più importanti man mano che la competizione tra gli Stati Uniti e l'URSS si intensificava drasticamente come mezzo per mostrare la supremazia ideologica.
Come l'URSS, anche la Cina ha partecipato alle Olimpiadi negli anni '50, ma poi non ha gareggiato per i successivi 30 anni. Eppure, anche con questa lunga assenza, si colloca al quinto posto nel mondo per numero di medaglie olimpiche ottenute, eccellendo in ginnastica, tuffi e badminton. Guardando all'Europa, qui si trovano 13 dei primi 20 paesi per numero di medaglie olimpiche complessive, guidati da Germania, Gran Bretagna e Francia. D'altro canto, oltre 60 paesi, tra cui Bolivia e Bangladesh, non hanno ancora mai vinto una medaglia olimpica.
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