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È arrivato l'accordo sull'housing sociale milanese, vale a dire la garanzia che verranno costruiti 22 mila alloggi destinati all'affitto o alla vendita con criteri prestabiliti. Così, dopo il lungo iter a suon di emendamenti della maggioranza e dell'opposizione, il piano del governo del territorio ha trovato la prima quadra promettendo di sanare il bisogno abitativo del ceto medio

L'housing sociale, prevede quattro categorie: affitto sociale, affitto calmierato, affitto per futura vendita, la vendita convenzionata o sovvenzionata. Insomma, non vere e proprie case popolari, ma abitazioni i cui prezzi saranno calmierati per il cedio madio-basso, quello che non rientra nell'assegnazione degli alloggi pubblici ma che non potrebbe comunque permettersi un affitto o l'acquisto della casa a prezzo di mercato

Nelle aree scelte i costruttori saranno obbligati a destinare il 0,35% delle costruzioni all'housing sociale, secondo le quattro tipologie stabilite

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