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Giovani e casa. Affittarne una costa il 60% dello stipendio precario

Nel grafico la percentuale di giovani che vivono con i genitori, per fascia d'età secondo l'ires cgil, che ha elaborato i dati della banca d'Italia, circa il 60% dei giovani sotto i 35 anni guadagna non piú di 1000 euro al mese, a cui si devono aggiungere un 13,2% di disoccupati, a fronte di una locazione mensile, che secondo il sunia, si aggira intorno a 750 euro per i contratti in corso e 1.030 euro per la richiesta di contratti prossimi. Cifre molto distanti da quel 25% che la cgil indica come percentuale accettabile di reddito che ogni persona potrebbe dedicare all'affitto di casa

Perchè l'evidente impossibilità di vivere e affittare casa dei giovani italiani diventi una comune sentire, la cgil raccoglie le storie di chi non ha diritto ad una casa in un blog, si chiama "nomi case e città" ed è stato ideato dalla cgil per contenere tutte le proposte sulla casa avanzate dal sindacato italiano. Tra le altre cose: incrementare il mercato degli affitti, in particolare quello a canone concordato, attraverso politiche fiscali, valorizzare gli immobili di proprietà pubblica, sviluppare l'esperienza dell'agenzia per gli affitti, combattere la piaga dell'affitto in nero, costruire un nuovo progetto nazionale di edilizia popolare

Nel blog anche la denuncia della cgil dell'inormontabile difficoltà che un giovane incontra di fronte al problema della casa e nel percorso di realizzazione della propria autonomia sociale. Il blog racconta anche le storie di "ordinario disagio abitativo", diventando così anche uno spazio dove fornire numeri e statistiche per qualificare il fenomeno e dar voce a storie vere, perchè si possa prendere piena coscienza del dato di fatto che in Italia esiste un "problema casa" per i giovani

Da Roma a Milano, Napoli, Perugia, il blog è fatto dalle voci di giovani studenti o lavoratori "flessibili" per non dire precari che vivono un "cohousing all'italiana", cioè pochi metri quadri da condividere in tanti per ridurre il peso delle spese esorbitanti d'affitto

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7 Commenti:

24 Maggio 2010, 11:16

Ho 32 anni, condivido casa con due amici, quando finirà la giovinezza saremo tutti già vecchi

24 Maggio 2010, 11:19

All'orgine del mito del vampiro, nella tradizione del folklore rumeno, c'è la seguente spiegazione antropologica:

Vampiri diventano coloro che non superano i riti di passaggio della vita e per questo rimangono dei morti viventi che molestano i vivi. A una generazione intera è impedito diventare grandi e tra 20 anni ci ritroveremo con un esercito di vampiri infelici pronti a succhiare il sangue

24 Maggio 2010, 16:38

In reply to by antropologo (not verified)

Giuro che non ho capito.....

20 Ottobre 2010, 18:25

In reply to by antropologo (not verified)

Mi posso considerare ormai un vampiro felice visto che i miei 20 anni sono passati ma adesso ce mia figlia.....lei fra 20 anni cosa sarà visto come va la vita?????

24 Maggio 2010, 16:41

Nel 1968 a Torino pagavo 40.000 lire di affitto + 5.000 di spese x 3 stanze e tinello.
Guadagnavo 80.000 lire al mese.
Quale 25% ?
Saluti.

24 Maggio 2010, 19:30

La situazione degli affitti rispetto al reddito recepito è sicuramente tragica nelle nostre città. però devo dire che 750€ come media per un affitto a livello nazionale mi sembrano eccessive. Quella cifra è un bilocale medio a Milano. Nel resto del paese i prezzi non sono significativamente più bassi? per quello che visto tra amici e parenti fuori Milano con 5/600 si affittano 2/3 locali in una villetta...

20 Ottobre 2010, 19:15

Qui nel ricco nord est ...nei paesi di provincia come il mio un appartamento bicamere ammobiliato di nuova costruzione ammobiliato dato ad italiani va dai 500 ai 650 non ammobiliato dai 400 ai 500 ...ma se vai su qlcs di meno recente li trovia anche ameno arriviamo sui 350.
Se si và in due ad abitarci una spesa di 200/250 euro a testa non è poi cosa impossibile da affrontare, per me c'è iun po troppo vittimismo in Italia , i miei nonni hanno lavorato entrambi una vita intera, senza fare un viaggio in vita ne mai una cena al ristorante, al massimo al matrimonio e alle nozze d'oro...e quando sono morti avevano solo una piccola casetta frutto del lavoro di una vita e in banca pochi euro....e credo che in Italia siano milioni le familie che hanno vissuto così.

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