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Le parole che diciamo di più: napolitano ed evasione fiscale

Le espressioni più condivise dagli italiani, sia nell'attualità che in prospettiva futura? inaspettatamente sono: lotta alla disuguaglianza, tutela del lavoro, libertà d'informazione (checchè ne dica il presidente berlusconi è un'espressione molto più condivisa di quello che si pensa), rispetto dell'ambiente e della natura, far pagare le tasse a tutti. All'estremo opposto? partiti, leader e attori della politica in generale, senza distinzioni, o quasi

Secondo la mappa tracciata da demos coop per la repubblica, da berlusconi a bersani, da di Pietro a grillo, insieme ai rispettivi partiti: idv, udc, pdl, pd, gli italiani uniscono tutti nel sentimento della sfiducia sia attuale che futura. In declino anche coloro che dovrebbero garantire la rappresentanza e l'identità di questi "sentimenti", il che nel futuro li renderà sempre meno importanti: la chiesa, il sindacato

A fare eccezione sono fini e napolitano, anche se il primo lo troviamo distante dal secondo, ma comunque nell'area di passaggio verso gli obiettivi topici anche per il futuro. Nello stesso quadro anche la domanda di unità e condivisione dai cittadini, affidata allo stesso napolitano

Nonstante questo a prevalere in positivo sono le espressioni territoriali: nord, centro e europa, il che fa pensare che questi siano i termini di riferimento che si vanno sostituendo a quelle di appartenenza politica

Vanno di più le categorie imprenditoriali che i sindacati: mancano già le parole per dire rappresentanza operaia, crescono quelle che identificano i lavoratori indipendenti

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16 Giugno 2012, 1:23

Non ne possiamo più...
I despota e traditori del popolo devono andare fuori dal parlamento!

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